Il nuovo
anno scolastico ha fatto già registrare per gli studenti dell’ITT “E.
Majorana” un appuntamento culturale di notevole rilievo. Ieri mattina è
stato infatti ospite nell’Aula magna dell’Istituto lo scrittore Stefano
Roncoroni, autore del libro “Ettore Majorana, lo scomparso e la
decisione irrevocabile”, Editori riuniti, pubblicato la scorsa
primavera. L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto scolastico
milazzese in collaborazione con le associazioni Naxoslegge e Fidapa e
con il supporto della dott.sa Angelica Furnari, rappresentate della
locale libreria Mondadori. “Si tratta di un incontro molto importante
per i nostri allievi - ha detto in apertura dei lavori il dirigente
scolastico Stello Vadalà. Ettore Majorana è stato uno scienziato
geniale, un componente di primo piano del gruppo di ricerca del Regio
Istituto di Fisica di via Panisperna, a Roma, capeggiato da Enrico
Fermi, protagonista, negli anni ’30 del secolo scorso, di straordinarie
scoperte nel campo della fisica nucleare. La sua misteriosa
scomparsa ha dato vita nel corso degli anni ad una serrata indagine che
ha annoverato, tra l’altro, gli interventi dello scrittore Leonardo
Sciascia e del regista Gianni Amelio, il cui film “I ragazzi di Via
Panisperna” è stato ieri proiettato nella nostra scuola. Proprio
l’intitolazione dell’Istituto a Ettore Majorana evidenzia la statura
del giovane scienziato siciliano di cui oggi viene lumeggiato l’aspetto
scientifico con la relazione del prof. Antonio Cucinotta. Con la
presentazione del libro di Stefano Roncaroni, ci si propone, invece, di
fornire un ulteriore prezioso contributo sulle possibili cause
della improvvisa uscita di scena del giovane fisico. La manifestazione
odierna si inserisce, dunque, nel solco tracciato negli anni precedenti
di approfondimento dei temi proposti agli allievi e finalizzati alla
loro crescita umana, culturale e critica”.
Stefano Roncaroni, lontano parente di Ettore Majorana, nel suo
intervento ha messo in evidenza due aspetti salienti del libro:
la sindrome di Asperger di cui lo scienziato era affetto e, di
conseguenza, la sua volontaria scomparsa a conoscenza già nel 1939,
come attestato da alcuni documenti in possesso della famiglia, in modo
particolare l’inedito "Ettore Majorana, lo scomparso" dello zio
Giuseppe Majorana, scritto nel 1940.
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