Era il 13
settembre 2012 quando l'USB Sicilia occupava l’assessorato
all’istruzione comunale di Palermo per urlare No a quello che aveva
definito “concorso truffa”. Nei mesi successivi abbiamo
continuato nella nostra protesta con un ricorso per annullare la
“porcheria” concorsuale, con la richiesta di dimissioni
rivolta a tutti i commissari d'esame, con la messa in luce delle
irregolarità nello svolgimento delle prove scritte ed orali e la
denuncia dell’assenza dei posti messi a concorso.
Adesso tutto si è reso palese, tanto che gli stessi sindacati
collaborazionisti parlano di “fallimento” dopo aver organizzato i corsi
di preparazione al concorso ed illuso i propri iscritti,
dimenticandosi quanto loro siano sono stati complici di questo
inganno.
Non vogliamo dilungarci oltre con la nostra denuncia, già espressa in
altri comunicati e dimostrata con un anno di lotte, ma vogliamo
rappresentare plasticamente l’inganno del concorso con il caso
dell’ambito AD7 in Sicilia (A036 Filosofia, psicologia e scienze
dell'educazione e A037 Filosofia e Storia), dove erano stati messi a
bando in totale 27 posti (10 in A036 e 17 in A037) e che ha visto una
sola immissione in ruolo in A037, essendo l’A036 una classe di concorso
in esubero su tutto il territorio regionale. Come pretende il ministero
di colmare questo vuoto il prossimo anno(ben 26 immissioni in ruolo
nella quota del 50% riservato al concorso), avendo il concorso validità
biennale (qualsiasi ipotesi di triennalità è in contrasto con il bando
e aprirà una nuova stagione di ricorsi)?
Mentre continua la vergogna dei 100000 precari, vincitori di concorso,
che dopo 20-15 anni di precariato continuano a ristagnare nelle
graduatorie ad esaurimento, adesso la vergogna di uno Stato che avvia
un concorso per “non-cattedre". In un paese civile tutto questo avrebbe
determinato le dimissioni del Ministro e la cacciata di tutta la “massa
burocratico-dirigenziale” che infesta il Miur da anni con previsioni
errate e calcoli fantasiosi.
USB Scuola Sicilia
palermo.scuola@usb.it