Dopo aver superato la
selezione nazionale, in 7.351 su 11.542 sarebbero dovuti entrare in
ruolo entro il prossimo 1° settembre. Ora, invece il Miur cambia i
numeri e decide di assumere al ribasso, danneggiando 2.032 candidati
idonei: nella primaria 1.161 idonei dovranno attendere almeno un anno;
esclusi dalle assunzioni anche 266 della scuola dell’infanzia, 558
delle medie e 47 delle superiori. Ora rimarranno tutti senza lavoro e
con il rischio di decadere assieme alla graduatoria. Pacifico (Anief):
tutto ciò ha dell’incredibile, perché l’amministrazione prima mette i
posti a concorso, poi realizza dure selezioni, ma alla fine premia solo
una parte dei vincitori perché nel frattempo i posti sono spariti.
Il gioco al ribasso condotto dai ministeri dell’Istruzione e
dell’Economia ha portato alla concessione di appena 11.200 immissioni
in ruolo per il 2013. E lasciato in sospeso, per il secondo anno
consecutivo, le assunzioni degli Ata. Secondo l’Anief si tratta di un
comportamento inaccettabile, una vera offesa alla categoria. Solamente
tra i docenti le assunzioni dovevano essere almeno 50mila: stiamo
parlando di oltre 23mila cattedre curricolari e sostegno vacanti, più
altri 27mila solo di sostegno che il Ministro ha detto di voler
trasformare da posti in deroga in unità da aggiungere all’organico di
diritto.
Ma c’è dell’altro. Perché oltre 2mila vincitori del concorso a
cattedra, dopo aver superato una durissima selezione – con 200mila
aspiranti, una prova preselettiva, tre verifiche scritte e due colloqui
orali - rimarranno senza lavoro. Nel settembre 2012 il Miur aveva
infatti decretato che tra gli 11.542 vincitori del concorso a cattedra,
circa il 64% (7.351) sarebbe entrato in ruolo nell'anno scolastico
2013/2014. Con i restanti 4.191 da collocare all’inizio del 2014/2015.
Ora però scopriamo che le cose sono andate diversamente: oltre 2mila
vincitori di quel “concorsone” non verranno assunti. E siccome molti
sono giovani laureati, non avranno nemmeno la possibilità di firmare un
contratto a tempo determinato. Insomma, per loro oltre il danno (niente
ruolo) si aggiungerà anche la beffa (niente lavoro). E la prospettiva
di vedere vanificare tanti sforzi, perché entro due anni, massimo tre,
la graduatoria dei vincitori decadrà in contemporanea alla
pubblicazione di una nuova lista, composta dai vincitori del concorso
successivo.
Le discrepanze tra i posti messi a concorso e quelli che effettivamente
saranno assegnati ai ruoli sono presenti in tutti gli ordini di scuole.
Per la scuola dell’infanzia, il bando prevedeva 1.411 vincitori da
“spalmare” nel biennio 2013/14–2014/15. Ciò significa che ora sarebbero
dovuti essere assunti in ruolo 903 nuovi docenti vincitori di concorso.
Mentre nei prossimi giorni verranno assegnati la metà dei 1.274
complessivi (l’altra metà sono riservati ai precari inseriti nelle
Graduatorie ad esaurimento): quindi, appena 637 cattedre a tempo
indeterminato. Così 266 maestri dell’infanzia idonei saranno costretti
ad attendere non si capisce cosa.
A ritrovarsi in questa situazione saranno anche tantissimi docenti
della scuola primaria. Dei 3.502 vincitori di concorso, 2.241 (il 64%)
sarebbero dovuti entrare in ruolo in questi giorni, per prendere
servizio il prossimo 1° settembre. Invece, il Miur ha appena comunicato
ai sindacati che saranno 2.161 ad essere assunti a tempo indeterminato.
Anche in questo caso occorre considerare che la metà dei nominativi
saranno “pescati” dai docenti meglio collocati nelle GaE. Quindi, i
maestri che potranno trovare posto sono solo 1.080: ben 1.161 in meno
rispetto a quanto preventivato nell’allegato 1 della Gazzetta Ufficiale
(IV serie speciale) del 25 settembre scorso.
I beffati abbondano pure nella scuola media, dove il Miur ha messo
inizialmente a concorso 629 posti per la classe di concorso A033
(Tecnologia), 410 posti per la A059 (Matematica e Scienze), 58 posti
per la A030 (Educazione fisica), 1.871 per la A043 (Italiano, Storia e
Geografia), 122 posti della A345 (Inglese), 64 posti per la A245
(Francese). In tutto si tratta di 3.154 posti. Considerando sempre poco
più della metà da assumere subito, con l’inizio del prossimo anno
scolastico sarebbero dovuti entrare 2.018 docenti neo-vincitori di
concorso. Invece ne entreranno solo 1.460 (la metà di 2.919). In questo
ordine di scuola il gap negativo è pari, quindi, a 558 posti.
Alle superiori il copione non cambia. Questi erano i numeri indicati
dal Miur: 142 posti per la classe di concorso A017 (discipline
Economiche ed aziendali), 70 posti per la A019 (discipline Giuridiche
ed economiche), 26 posti per la A020 (Meccanica), 23 per la A034
(Elettronica), 21 per la A060 (Scienze), 84 posti per la A025 (Disegno
e storia dell’arte), 340 posti per la A028 (Educazione artistica), 15
posti per la A029 (Educazione fisica), 49 posti per la A036 (Filosofia,
psicologia e scienze dell’educazione), 128 posti per la A037 (Filosofia
e storia), 197 posti tra A038, A047 e A049 (Fisica, Matematica,
Matematica e Fisica), 602 posti per la A050 (Lettere), 339 posti
sommando quelli messi a disposizione per le classi di concorso A051 e
A052 (Latino e Greco), 156 posti per la A346 (Inglese), 67 per la A246
(Francese), 265 posti per gli Itp della classe di concorso C430
(Laboratorio tecnologico per l'edilizia ed esercitazioni di
topografia). Ora, a fronte di 2.524 cattedre delle superiori da
assegnare a chi si imponeva al termine della procedura concorisuale,
era previsto che ne dovevano andare subito a ruolo 1.615. Invece, il
Miur si fermerà a 1.568 (la metà dei 3.136 ufficiali). Facendo perdere
per strada altri 47 posti.
Complessivamente, tra i vari ordini di scuole, ammontano a 2.032 le
cattedre che il Miur ha prima messo a concorso e poi fatto sparire.
L’Anief aveva ravvisato che i conti non tornavano già alcune settimane
fa, andando ad incrociare i dati ufficiali sulla ripartizione regionale
delle cattedre da assegnare tramite concorso pubblico con le
elaborazioni su organici e mobilità del personale. Anticipando che a
causa “degli errori di calcolo e di programmazione del Miur, delle
norme che fanno decadere gli idonei col nuovo concorso e delle riforme
Gelmini e Fornero che hanno ridotto cattedre, tempo scuola e turn
over”, per “migliaia di candidati meritevoli” il concorso a cattedre si
sarebbe rivelato “una selezione-beffa”. Ora, dopo aver analizzato i
dati ufficiali, abbiamo avuto la conferma che la denuncia del nostro
giovane sindacato non faceva una piega.
“Speravamo di non doverci stupire più di nulla – commenta Marcello
Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ma
stavolta il ‘teatrino’ messo su dal ministero dell’Istruzione ha
dell’incredibile: prima mette i posti a concorso, poi realizza delle
lunghe e dure selezioni, ma alla fine premia solo una parte dei
vincitori perché nel frattempo i posti non ci sono più. È
un’ingiustizia, perché i posti vacanti solo per i docenti sono almeno
50mila e ogni anno vengono assegnate 100mila supplenze annuali. Vorrà
dire che anche il superamento di questa situazione kafkiana, di un
paese che bandisce un concorso pubblico lasciando i vincitori per
strada, passerà per la decisione della Corte di Giustizia europea,
sollecitata di recente dalla Corte Costituzionale, che dovrà decidere
sulla compatibilità delle deroghe adottate in Italia con la direttiva
comunitaria sulle assunzioni del personale precario”.
ORDINE
ASSUNZIONI
ASSUNZIONI CHE
DIFFERENZA POSTI
SCOLASTICO
PROGRAMMATE
VERRANNO
EFFETTIVAMENTE
TRA QUELLI DECRETATI
NEL SETTEMBRE 2012:
ATTUATE ENTRO
IL
UN ANNO FA
DA ASSEGNARE
SULLA
31 AGOSTO
2013
E QUELLI CHE ANDRANNO
BASE DELLE GRADUATORIE
ORA IN RUOLO
DERIVANTI DAGLI ESITI DEL
CONCORSO A CATTEDRA
Scuola
dell’infanzia
903
637
-266
Scuola
primaria
2.241
1.080
-1.161
Scuola secondaria di I
grado
2.018
1.460
-558
Scuola secondaria di II grado
1.615
1.568
-47
TOTALE
-2.032
Anief.org