Udine, la
frattura fra l’Ufficio scolastico regionale e il fronte sindacale è
ormai evidente. E ieri mattina, a Trieste, neppure il tentativo di
conciliazione obbligatoria davanti al prefetto, Francesca Adelaide
Garufi, ha ridotto lo scontro: tutto il personale della scuola è adesso
in stato di agitazione, un passo che precede lo sciopero unitario.
Sul tavolo c’è la richiesta da parte di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda
di aumentare i posti per insegnanti, personale Ata (assistenti, tecnici
e amministrativi) e sostegno. Richiesta che però è stata stoppata dal
direttore dell’Usr, Daniela Beltrame, che dice di avere «le mani legate
davanti al Ministero».
O, meglio, un minimo di margine esiste, e il direttore è intenzionato a
chiedere tutti i posti in suo potere, ma quella proposta è stata
bocciata in tronco, ieri, dalle sigle sindacali.
«In sede di conciliazione, l’amministrazione scolastica si è limitata a
dichiarare la disponibilità a intervenire presso il Ministero per
chiedere più posti di sostegno, a incrementare il numero dei docenti in
generale non in riferimento alla situazione attuale, ma solo se, in un
secondo momento, dovessero emergere situazioni di difficoltà. E infine
ad aumentare di un posto e 30 ore l’organico Ata», spiega Giovanni
Zanuttini, segretario regionale dello Snals.
Sostegno. In questo caso «l’organico di fatto è aumentato di 69 posti –
spiega il direttore Beltrame –. L’incremento sarà immediato per 55
posti, mentre altri 14 saranno assegnati per far fronte alle eventuali
necessità segnalate dopo l’inizio dell’anno scolastico. Pertanto i
posti di sostegno passeranno dagli attuali 1.407 a 1.476, con un
rapporto medio insegnante - alunni disabili pari a uno a 2,02».
Ma i sindacati puntano a limare questa cifra passando a un insegnante
di sostegno ogni due alunni disabili. «Il rapporto medio tra docenti di
sostegno e alunni disabili delle regioni del Nord e del Centro Italia è
meno favorevole del nostro – spiega Beltrame –: Lazio 2,47, Lombardia
2,35, Marche 2,23, Abruzzo 2,29, Veneto 2,29, Umbria 2,20, Emilia
Romagna 2,08, Piemonte 2,08, Liguria 2,09. Inoltre l’integrazione
scolastica non può ridursi alla questione dei posti, a meno di non
capovolgere l’idea di scuola come servizio a scuola come ammortizzatore
sociale».
Personale Ata. L’Usr ha confermato l’organico 2012/2013. Ma secondo i
sindacati non basta. «L’organico del personale sarà adeguato al
servizio – dice Beltrame con convinzione –. Per evitare che le scuole
non assicurino il completamento dell’orario ai supplenti, l’Usr sta per
emanare una direttiva che impegnerà i dirigenti scolastici ad adottare
gli orari definitivi solo dopo la nomina del personale Ata supplente».
Insegnanti. «L’Usr non dispone di alcuna autonomia nell’aumento
dell’organico regionale in relazione alla variazione del numero di
alunni – chiosa Beltrame –, ma ha solo la possibilità di ottimizzare
l’utilizzo del contingente rigidamente pre-assegnato dal decreto
annuale emanato dai ministri dell’Economia e dell’Istruzione. Il Miur
ha informato gli Usr che non dispone di nessun margine per l’aumento di
ulteriori posti di personale docente, avendo già ripartito tutto il
contingente di 1.664 posti. All’interno del contingente di 12.548 posti
del Friuli Venezia Giulia, 17 posti saranno destinati all’istituzione
in organico di fatto di nuove sezioni di scuola dell’infanzia, con il
risultato di includere nel circuito scolastico 248 bambini delle
cosiddette liste di attesa».
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