Questo il
comunicato stampa del Governo:
08/08/2013 Il Consiglio ha approvato in esame definitivo il DECRETO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento in materia di proroga del
blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i
pubblici dipendenti, a norma dell'articolo 16, commi 1, 2, e 3, del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98., a seguito del parere espresso
dalle Commissioni parlamentari e dal Consiglio di Stato, un regolamento
che proroga il blocco della contrattazione economica e degli
automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti. Il provvedimento
rende possibile però la contrattazione normativa per il pubblico
impiego, così come espressamente richieste dalle Commissioni
Parlamentari. L’adozione del regolamento si rende necessaria per la
particolare contingenza economico-finanziaria, che richiede interventi
non limitati al solo 2013, i cui effetti sono stati già scontati sui
saldi di finanza pubblica. Sussistono infatti condizioni di
eccezionalità tali da giustificare la proroga al 31 dicembre del 2014
di una serie di misure in materia di pubblico impiego, comunque con un
orizzonte temporale limitato, come richiesto nei pareri delle
Commissioni parlamentari che hanno espresso parere favorevole sul
provvedimento con la condizione che si sblocchi la contrattazione
normativa.
In particolare vengono prorogati:
il blocco dei trattamenti economici individuali;
la riduzione delle indennità corrisposte ai responsabili degli uffici
di diretta collaborazione dei Ministri e l’individuazione del limite
massimo per i trattamenti economici complessivi spettanti ai titolari
di incarichi dirigenziali;
il limite massimo e la riduzione dell’ammontare delle risorse destinate
al trattamento accessorio del personale;
i blocchi riguardanti meccanismi di adeguamento retributivo, classi e
scatti di stipendio, le progressioni di carriera comunque denominate
del personale contrattualizzato e di quello in regime di diritto
pubblico.
Segue il comunicato stampa del sindacato Dirigentiscuola-Confedir:
La proroga fino al 31 dicembre 2014 del blocco della contrattazione e
degli automatismi stipendiali, decisa in esame definitivo dal Consiglio
dei Ministri, di oltre tre milioni di dipendenti pubblici rappresenta
una grave decisione del Governo che invece di discutere e approvare il
Decreto D’Alia, contenente alcuni importanti segnali di rilancio del
sistema scolastico italiano, promulga un regolamento che, in
particolare per il personale della scuola, prevede non solo il blocco
di ogni forma di adeguamento retributivo al costo della vita e degli
scatti stipendiali (già a partire dal 2011), ma addirittura riduce
ulteriormente le già esigue risorse destinate al trattamento accessorio
(il cosiddetto Fondo d’istituto).
Rimane un miraggio il raggiungimento della perequazione interna ed
esterna degli stipendi dei dirigenti scolastici rispetto alla restante
dirigenza del Pubblico Impiego promessa da ben tredici anni e
sistematicamente disattesa da tutti i governi che si sono succeduti dal
2000 ad oggi, costringendo i presidi a rivolgersi alla magistratura del
lavoro in tutta Italia.
Il sindacato Dirigentiscuola-Confedir contrasterà questo
provvedimento iniquo in tutte le sedi e con tutte le modalità
possibili: ricorda, infatti, che qualsiasi atto che dovesse introdurre
un blocco degli stipendi pubblici rimane sempre in contrasto con la
sentenza della Corte Costituzionale 223/2012, la quale ha dato ragione
a quei magistrati che avevano rivendicato il diritto allo stipendio
equo. Ora, poiché è stato appurato che l’irrecuperabilità stipendiale è
lesiva degli articoli 1, 36 e 39 della Costituzione, tale principio può
essere sicuramente allargato a tutte le professionalità che operano nel
comparto pubblico.
E sempre per la sempre secondo la Corte Costituzionale non è neanche
lecito giustificare il blocco stipendiale con l’attuale situazione di
particolare crisi finanziaria nazionale. Come, invece, vorrebbe far
credere Palazzo Chigi sostenendo che sussistono “condizioni di
eccezionalità tali da giustificare la proroga al 31 dicembre del 2014
di una serie di misure in materia di pubblico impiego, comunque con un
orizzonte temporale limitato, come richiesto nei pareri delle
Commissioni parlamentari che hanno espresso parere favorevole sul
provvedimento”.
Dirigentiscuola.org