Tasse zero, fondi
anticipati, rette alleggerite di anno in anno. La crisi azzoppa le
iscrizioni nelle facoltà italiane e le università rispondono con
un'infornata di sconti per gli studenti disagiati e (o) meritevoli. A
Camerino e Foggia, primo anno gratis per le matricole con uno o due
genitori disoccupati. E tra Milano, Roma, Bologna e Venezia si lavora
su esenzioni e incentivi, con sforbiciate ai contributi annuali e
specializzazioni a costo zero per chi ha archiviato la laurea triennale
con il massimo dei voti.
Genitore disoccupato? Il figlio non paga
Il caso di scuola è l'ateneo marchigiano di Camerino. Un complesso
piccolo, sette facoltà e 6742 iscritti, che spiana la strada alla
policy anticrisi delle università: retta a zero per le matricole del
territorio con uno o due genitori inattivi, in mobilità o in cassa
integrazione. Le spese? A carico dell'ateneo. Anche se, sottolinea il
rettore Flavio Corradini, «ben vengano le donazioni dei privati». Sulla
stessa lunghezza d'onda l'Università di Foggia. Che ha seguito e
ampliato il modello marchigiano, estendendo l'esenzione totale agli
anni successivi al primo. Perché, spiega il rettore Giuliano Volpe, non
è raro che le «difficoltà economiche si presentino nel corso dell'anno.
Mentre dall'indicatore economico risulta il reddito dell'anno
precedente».
Rette scontate, dalla laguna a Roma
Con il "decreto del fare" il governo ha messo in campo 30mila borsa da
5mila euro, che saranno distribuite dalla Regioni agli studenti idonei.
Ma c'è chi anticipa i tempi: la Cà Foscari di Venezia usa fondi propri,
in attesa di quelli della Giunta, per attivare da subito i benefit ai
suoi iscritti. L'Università di Milano punta a una riduzione progressiva
dei contributi per tutti gli studenti con Indicatore fino ai 40mila
euro, a vantaggio delle «fasce più deboli».
E l'Università di Bologna ha aggiustato al rialzo le fasce di
contribuzione ridotta, con sconti dal 10% per la soglia più alta (da
poco più di 37mila euro a circa 42.500 euro) al 50% di quella minima
(da 19.152 euro a quasi 24mila). Sotto ai 19mila, scatta l'esenzione
completa. E a pagare zero sono anche gli studenti portatori di handicap
con invalidità pari o superiore al 66%, i figli dei beneficiari della
pensione di invalidità e gli eventuali vincitori di borse di studio
erogate dal governo.
A Roma, spuntano due bonus-merito in due atenei diversi. La Sapienza
attrae i "centoni" (gli studenti passati con il massimo dei voti) da
licei e scuole superiori annullando la prima rata a chi ha superato la
maturità con il massimo, e sconta fino al 30% l'immatricolazione a chi
ha fratelli o sorelle registati nell'ateneo. Roma Tre azzera i costi
della magistrale, la ex specialistica, per i suoi laureati
d'eccellenza: nessuna tassa per chi iscrive al biennio dopo aver chiuso
il percorso triennale con 110 e lode.
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