Visto che il mio
articolo
del 21/07/2013 relativo alla prova concorsuale tenutasi in Sicilia
per la classe A038 ha suscitato ampie polemiche e qualche malinteso
tengo a precisare che il mio disappunto era indirizzato esclusivamente
nei confronti della conduzione delle procedure e della scelta dei mezzi
da parte della Commissione, non certo nei confronti dell’Istituto che
ha soltanto ospitato il Concorso, come invece qualcuno ha voluto
interpretare. Cerco di dare qualche chiarimento in merito allo
strumento utilizzato e forse da me erroneamente etichettato come non
funzionante. La bilancia non doveva andare all’equilibrio, ma quello
che si doveva sfruttare era che oscilli intorno alla posizione di
equilibrio. In questo caso la posizione non c’era, il fulcro era fisso
ed i fori per ogni lato soltanto quattro. Probabilmente preparata prima
con cura a scopo dimostrativo per i ragazzi e conoscendo bene lo
strumento a disposizione, qualcosa ci si può cavare, ma se si utilizza
per un concorso è chiaro che questa esperienza non può essere posta
sullo stesso piano di quella del pendolo semplice o delle banali molle.
Normalmente queste bilance quando si lasciano senza pesi stanno in
equilibrio con una leggera inclinazione che dipende dal fatto che il
centro di massa non è perfettamente allineato al fulcro; in questa
l’angolo di riposo era di 45°, il che segnala solo che è una bilancia
più sensibile di altre utilizzate a scopo didattico, ma allora si
richiede UN
SET DI PESI ADEGUATI A QUESTA SENSIBILITA’ ED UN SISTEMA DI
CALIBRAZIONE CHE NON SONO STATI MESSI A DISPOSIZIONE (avevo a
disposizione pesi campione di 10g, 20g, 50g).
Non posso di certo dire che questo sia stata colpa della scuola!
Essendo un concorso per un posto di lavoro, ti aspetti che si facciano
le cose in maniera impeccabile e sfido chiunque a dire che ciò
sia stato fatto!
Infatti mi sono meravigliata che in un laboratorio che si presta ad
un’ampia varietà di scelta, si siano scelti questo tipo di strumenti,
che per i ragazzi, a scopo esclusivamente dimostrativo, possono anche
andar bene, ma di certo non sono adatti per allestire un esperimento in
due ore.
Per ultimo ci tengo a precisare che moltissimi di quelli che hanno
sorteggiato il mio stesso esperimento si sono imbattuti nei miei stessi
problemi e, di conseguenza, non hanno superato la prova.
Spero che la mia precisazione basti a fugare qualunque malinteso e
spinga "i non addetti ai lavori" a non sentenziare senza conoscere bene
le problematiche di altri campo di conoscenza ed a non fidarsi del
sentito dire di altre persone!
teresamaria.borzi@istruzione.it