Con i suoi 85 anni
è il simbolo della passione per lo studio e la conoscenza. L'avv.
Carmelo Puglisi ha conseguito oggi, presso il Dipartimento di Civiltà
Antiche e Moderne (ex Facoltà di Lettere), la laurea triennale in
Storia, con il voto di 105/110 (ottenendo il massimo dei punti previsti
per la discussione della tesi). L'avv. Puglisi è il laureato triennale
più anziano dell'Ateneo e adesso vuole battere un altro record, visto
che si è detto pronto a proseguire gli studi, iscrivendosi ad un corso
di laurea magistrale. L’Università di Messina ha così festeggiato il
suo laureato più… esperto, il quale ha discusso una tesi intitolata:
“Agli albori dell’identità europea: Romani e Barbari nella Germania di
Tacito”. Un tema di grande attualità, poiché lo storico romano aveva
già anticipato - ben prima della Merkel - come i tedeschi avrebbero
influenzato le politiche dell'Occidente. Originario di S. Alessio
Siculo, dove ancora oggi risiede, l'avv. Puglisi aveva conseguito una
prima laurea in Giurisprudenza nel 1961, sempre presso l’Università
degli Studi di Messina. La sua relatrice, prof.ssa Rosa Santoro e la
correlatrice, prof.ssa Anita Di Stefano (a comporre la commissione,
presieduta dalla prof.ssa Dina Polto, anche i proff. Antonio Baglio,
Giovanna D'Amico, Franco Pomponio, Carmela Raccuia, Elena Santagati e
Bruno Tripodi) nei loro interventi si sono dette particolarmente
soddisfatte del lavoro svolto dal laureando, evidenziando la grande
volontà con cui il percorso di redazione della tesi è stato condotto.
Un momento di festa, come ha sottolineato il coordinatore del collegio
dei pro-rettori, prof. Giovanni Cupaiuolo, il quale alla fine della
seduta ha portato all’avv. Puglisi gli auguri a nome del Rettore, prof.
Pietro Navarra ed ha consegnato al neo laureato una serie di omaggi da
parte dell’Ateneo. Tra i regali, un libro che raccoglie gli scatti più
belli del fotoreporter Michelangelo Vizzini, attraverso i quali viene
ripercorsa la storia di Messina. Particolarmente gradito dall’avv.
Puglisi, vista la sua passione proprio per la storia e per il nostro
territorio. "È la dimostrazione - ha detto il prof. Cupaiuolo - di come
all'Università non ci si iscriva solo per conseguire un titolo, ma
anche per acquisire conoscenza e coltivare l'amore per lo studio". Dal
canto suo, l'avv. Puglisi, dopo la brillante discussione, ha
riconosciuto i meriti dell'Ateneo peloritano: "Ho deciso di iscrivermi
qui - ha spiegato - piuttosto che in altre Università, perché credo
fortemente nel valore del corpo docente e non docente dell'Ateneo di
Messina". L'Università che può vantare il Rettore più giovane d'Italia,
con i suoi 45 anni ancora da compiere, dunque, annovera da oggi pure il
secondo laureato più anziano del nostro Paese ("battuto" solo da una
86enne napoletana) il quale, però, è pronto a conquistare il primo
posto in questa particolarissima graduatoria: "Cosa farò da grande?
Penso proprio - ha risposto ai tanti giornalisti presenti - che
continuerò a studiare".
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