La legge, ancora una
volta, non è stata rispettata ed è necessario rivolgersi al Tar per
avere equità e ragionevolezza nell’ assunzione dell’ennesima norma in
merito ai precari della scuola. In modo discrezionale, infatti, il
Governo approva un Regolamento aggiuntivo che cambia il Decreto n. 249
del 10 settembre 2010 per istituire un nuovo corso per il
raggiungimento dell’abilitazione mediante una sessione riservata di
esami, infrangendo quanto previsto dal Parlamento in tre leggi dello
Stato, la L. 124/99 (art. 2, c. 4), L. 306/2000 (art. 1 c. 6bis), L.
143/2004 (art. 2, c. 1ter), in merito ai requisiti di accesso.
http://www.leggioggi.it/2013/04/19/tfa-speciali-come-il-concorso-scuola-piovono-ricorsi-al-tar/
Tfa Speciali come il concorso scuola: piovono i ricorsi al Tar
L'Anief ha dato il via ai ricorsi al Tar Lazio per poter ammettere gli
esclusi dopo il concorso a cattedre anche il Tfa speciale non ha pace
I precari della scuola non chiedono il “ruolo”, ma il solo e semplice
conseguimento dell'abilitazione. Lo Stato ci ritiene idonei per
promuovere o bocciare studenti, ci ritiene idonei come commissari agli
esami di Stato, ci ritiene idonei come pubblici ufficiali e poi ci
viene negato un diritto.
Il ministro approva le modifiche relative ai criteri necessari per
l'ammissione al TFA speciale, esclude l’ANNO IN CORSO (ormai al
termine) e nega la validità del servizio svolto su classi di concorso
APPARTENENTI allo stesso AMBITO DISCIPLINARE, senza tener conto che:
1) Esistono classi di concorso frammentate pur appartenendo allo stesso
ambito disciplinare ( es. lettere o matematica: i docenti, pur
insegnando sempre la STESSA materia, hanno il titolo per lavorare su
quattro classi di concorso, con la conseguenza che i tre anni di
servizio richiesti in una stessa classe di concorso, potrebbero essere
maturati con sicurezza solo dopo il nono anno di insegnamento) e si
ricordi, a riguardo, anche la tabella approvata dal MIUR nell’ottobre
scorso riguardo le abilitazioni a cascata.
2) Il docente di terza fascia non può rifiutare la chiamata per una
supplenza in una determinata classe di concorso, pena la retrocessione
nella graduatoria di riferimento della scuola
3) Sarebbero ingiustificatamente avvantaggiati coloro che, pur con lo
stesso titolo di laurea, abbiano avuto la fortuna (solo di fortuna si
tratta, e non di merito) di essere chiamati per tre anni consecutivi
nella stessa classe di concorso, e sarebbero pregiudicati coloro che
magari con ANNI di insegnamento in più, siano stati chiamati in classi
di concorso differenti.
IL MINISTERO ESCLUDE DAL TFA SPECIALE
DOCENTI IDONEI
Non solo diversamente dai requisiti richiesti nel 2005 sono stati
ritenuti insufficienti i 360 giorni di servizio,non solo è stata alzata
la soglia da 360 a 540 giorni, ma si è imposto che i 540 giorni fossero
suddivisi in 3 anni scolastici da minimo 180 giorni ognuno, con il
risultato di escludere persone con molti giorni di servizio ma
distribuiti in modo più frammentario nel corso degli anni.
Inoltre,nonostante la proposta in Settima Commissione Istruzione
dell'inclusione dell'anno scolastico in corso per il completamento del
requisito 180X3,il Decreto di modifica sembra escludere (secondo quanto
riferito dalla D.ssa Lucrezia Stellacci) l'anno in corso.
In sostanza, il decreto deve ancora essere pubblicato su Gazzetta
Ufficiale e tutti i precari che hanno già maturato a marzo l'ultima
terzina da 180 giorni di servizio rimarranno ingiustamente esclusi.
Perché questa iniqua esclusione?
Il ministero si giustifica dicendo che la programmazione e l’avvio del
corso contrasterebbe con l'inclusione dello stesso anno scolastico per
il compimento dei requisiti.
Attualmente risulta impossibile che i succitati corsi abilitanti
partano entro la fine del corrente anno scolastico, alla luce delle
difficoltà e dei necessari tempi tecnici richiesti dalle università
nell’organizzazione.
L'ingiustizia che stanno per subire i precari, che mandano avanti le
scuole in Italia, che comunque con impegno e sacrifici matureranno tra
pochissimi giorni i requisiti richiesti, sarà l’esclusione da un corso
universitario, a pagamento, che darà l 'abilitazione all’insegnamento
necessaria per partecipare ai prossimi concorsi.
La causa: l’ assurda non considerazione del servizio prestato in un
anno scolastico decisamente ormai al termine.
L'INCOMPRENSIBILE CATTIVERIA
MINISTERIALE (TFA SPECIALI)
pubblicato 23/apr/2013 10:30 da associazione adida
Pubblichiamo la lettera di un Dirigente scolastico che commenta in modo
aspro e chiaro l'incomprensibile accanimento del MIUR nei confronti dei
docenti precari della III fascia d'istituto.
I due decreti ministeriali istitutivi dei Tfa speciali sembrano essere
un capolavoro di cattiveria contro i docenti triennalisti i quali non
solo devono superare la prova selettiva il cui punteggio
(necessariamente basso) influirà negativamente sul punteggio finale, ma
avranno anche un titolo abilitante con punteggio dimezzato.
In soldoni: il punteggio iniziale, scaturito dalla prova quizaria,
nella quasi totalità dei concorrenti farà abbassare il voto finale
facendo media con i voti degli esami universitari.
Per non parlare di quelli che non avranno punteggio alla prova
selettiva i quali difficilmente potranno ottenere l'abilitazione.
Allora la domanda da farsi:
Perché un candidato Tfa speciali che ha superato la selezione e gli
esami accademici previsti deve esser penalizzato due volte rispetto ai
suoi colleghi Tfa ord. (in buona parte ripescati e/o baciati da Tyche)
Qual è la ratio?
Forse perché non faranno il tirocinio a scuola? Lo stanno già facendo
da oltre tre anni.
Insomma, a parità di superamento prova selettiva e a parità di
punteggio di esami universitari il docente Tfa spec. avrà un titolo che
varrà meno del suo collega Tfa ord.
Questo ingiusto e incomprensibile accanimento non fa onore nè
all'intelligenza del ministro e del suo staff né alla correttezza
gestionale che sta provocando tenzone e disorientamento tra gli
interessati.
Mi auguro che i docenti penalizzati inonderanno i tribunali
amministrati di ricorsi contro l'abuso eloquente di questo assurdo modo
di fare, peraltro non proposto nemmeno dai molteplici organismi
istituzionali consultati.
Gaetano Ferraro
Dirigente scolastico
http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it/2013/04/04/modifiche-al-regolamento-delle-supplenze-proposte-per-nuovi-punteggi-ii-e-iii-fascia-delle-graduatorie-di-istituto/
Art.3
comma 3:
".... Sotto la soglia di 43 risposte esatte la prova è valutata 0
punti. Da 43 a 70 le risposte esatte valgono 1, 25 punti, le risposte
non date valgono 0 punti, le risposte errate valgono -0,50 punti, sino
ad un massimo (teorico) di 35 punti."
comma 4:
"La prova di cui al presente articolo non costituisce sbarramento
all'iscrizione, ..., ma il suo risultato è parte integrante del
punteggio di abilitazione."
Dalla premessa all'art.1 del D.M. 25 marzo 2013:
"...i percorsi speciali abilitanti non prevedono, a differenza degli
altri percorsi di abilitazione normati dal D.M. n.249 / 2010, alcuna
prova di accesso."
Da Allegato A al D.M. 25 marzo 2013:
a) risultato ottenuto nella prova di cui all'art.3 del presente
decreto, per un massimo ( teorico) di 35 punti
b) media ponderata dei risultati riferiti ai singoli insegnamenti
(.....), rapportata in cinquantesimi, per un massimo (teorico) di 50
punti
c) valutazione dell'esame finale per un massimo (teorico) di 15 punti
Un risultato inferiore a 60 centesimi comporta il non conseguimento
dell'abilitazione.
Considerazioni
L' irrituale procedura del calcolo dei punteggi (42 risposte esatte non
considerate, punteggi negativi per risposte errate) in palese
difformità con la più accreditata e moderna letteratura sulle tecniche
di valutazione delle prove strutturate di conoscenza, risulta in
evidente contrasto con il pronunciamento, più volte affermato nel
medesimo decreto, sulla mancanza di sbarramento all' iscrizione al
percorso speciale abilitante,
A conferma basta fare un semplice calcolo di elementare aritmetica:
caso di n. 47 risposte esatte su 70 quesiti, corrispondente nella scala
decimale a 6,7 / 10 e nella scala centesimale a 67 /100 :
vengono computate solamente 5 risposte esatte ( 47 - 42 = 5 ), che
comportano un attribuzione di punteggio pari a 5 x 1,25 = 6,25;
vengono computate le 23 risposte errate ( 70 - 47=23 ), che comportano
una penalizzazione di 23 x ( - 0,50 ) = - 11,50.
Il risultato ottenuto nella prima prova, corrispondente nella scala
decimale a 6,7 /10 e nella scala centesimale a 67 /100, varrà punti
6,25 - 11,50 = - 5,25.
Alla somma dei punteggi massimi teorici delle altre due prove, 50 + 15
= 65, occorrerà aggiungere il punteggio di - 5,25 della prima prova,
pervenendo, anche nell'ipotesi teorica dell'attribuzione di tali
massimi punteggi, ad un risultato di 65 - 5,25 = 59,75, inferiore a 60
/ 100.
L' accesso al corso viene quindi automaticamente precluso in quanto non
esistono le condizioni di un possibile conseguimento dell'abilitazione.
Si deduce che lo sbarramento al corso esiste, contrariamente a quanto
affermato nello stesso decreto.
L'auspicio che venga eliminata tale vistosa anomalia, anche per evitare
conseguenti ricorsi al Tar.
SIAMO UN GRUPPO DI DOCENTI PRECARI CHE PER MOTIVI VARI NON RIESCONO AD
USUFRUIRE DEI REQUISITI IMPOSTI DAL GOVERNO PER ENTRARE AL TFA
SPECIALE. ALCUNI DI NOI NON RIENTRANO PER UNA MANCIATA DI SETTIMANE,
ALTRI HANNO ALTRI IMPEDIMENTI... MA ALLORA CI CHIEDIAMO PERCHE' IN UN
DETERMINATO PERIODO FU APPLICATO IL DECRETO : "Corsi speciali
abilitanti DM n. 85 del 18 novembre 2005 Una preziosa occasione per i
docenti non di ruolo che possano far valere 360 giorni di servizio
complessivamente prestati nelle scuole statali, paritarie, autorizzate
o parificate nel periodo intercorrente tra il 1° settembre 1999 e il 6
giugno 2004. "
Per il conteggio delle annualità, non può non valere anche la legge
articolo 11, comma 14 della legge 124/1999 (dal I febbraio agli
scrutini) e l'anno in corso, promesso da vari esponenti politici prima
dell'approvazione, 'calata' dall'alto e senza una vera dialettica con i
vari sindacati.
Inoltre, grande perplessità sorge dalla volontà di dimezzare il
servizio annuale, finora valutato 12 punti. Crediamo che la scuola non
abbia mai toccato un punto così basso nella sovrapposizione di
percorsi, ostacoli, contraddizioni, e che così debole sia la tutela
sindacale.
TANTI NOSTRI COLLEGHI POTERONO RIENTRARE IN QUEL PERCORSO ABILITATIVO,
E ORA TALE DECRETO VIENE MENO? CHIEDIAMO SE FOSSE POSSIBILE INIZIARE UN
RICORSO COLLETTIVO IN CUI ANCHE NOI, POSSIAM VEDERE RICONOSCIUTI I
NOSTRI DIRITTI.
la dottoressa Stellacci ,che 2 mesi fa ci metteva a tacere parlando
della sovrapposizione dell'anno in corso con l'"imminentissimo" tfa
speciale,continua a dare informazioni discutibili dicendo che il
decreto è alla corte dei conti e non si può modificare!
I due decreti attuativi ci risulta che siano però in fase di modifica e
sappiamo bene che si può aggiungere una postilla su di noi:GLI IDONEI
NON AMMESSI (scandalosamente aggiungerei)del tfa speciale!
siamo stanchi di questo teatrino che và avanti ormai da troppo:vogliamo
entrare dal portone principale come gli altri.
Le leggi europee con cui giustificate il paletto 180X3(che lascerà a
casa tanti meritevoli colleghi)non hanno scadenza 2011/2012.
Distinti saluti
http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-2481557.html
L' accesso al corso viene quindi automaticamente precluso in quanto non
esistono le condizioni di un possibile conseguimento dell'abilitazione.
Si deduce che lo sbarramento al corso esiste, contrariamente a quanto
affermato nello stesso decreto.
L'auspicio che venga eliminata tale vistosa anomalia, anche per evitare
conseguenti ricorsi al Tar.
Gentile ministro,
notiamo che nonostante le nostre MOTIVATISSIME richieste di inclusione
dell'anno in corso per i requisiti al tfa speciale,l'ostinazione è
tanta e ci domandiamo perchè.
Facciamo presente siamo decisamente arrabbiati perchè non ci state
considerando affatto, nonostante abbiamo smantellato nelle nostre mail
tutte le teorie esposte dalla dottoressa Stellacci per conto del MIUR
su quella che è una vera discriminazione verso di noi.
Vogliamo l'inclusione e sapere che poi date udienza agli idonei non
ammessi all'ordinario è un'umiliazione.
Vogliamo un'udienza anche noi:siamo gli idonei non ammessi allo
speciale,lavoriamo da 3 anni per voi e un incontro per ascoltarci è
doveroso.
Distinti saluti
Gentile ministro,con questa mail vogliamo ancora sottoporre
all'attenzione del miur il problema dell'anno in corso.
Vi sembra giusto escluderci quando l'anno é ormai finito e non c'è
alcuna sovrapposizione con la programmazione dei corsi (dal momento che
addirittura dal prossimo autunno si dovrà scaglionare per 3 anni)?
Vi sembra giusto buttare in mezzo ad una strada chi vi ha servito IL
MIUR per almeno 3 anni quando date la possibilità di abilitarsi a chi
ha ad esempio i 180X3 nelle paritarie?
Vi sembra giusto far abilitare 2 volte chi l'abilitazione la possiede
già quando noi non ne abbiamo una?
Vi sembra giusto soprattutto in un momento come questo per l'Italia
tarparci le ali senza pietà?
Noi chiediamo ancora la modifica!ok a chi lavora nelle paritarie,ok a
chi ha bisogno di una seconda abilitazione perchè con la prima non
lavora stabilmente comunque...ma ok anche per una chance a noi:gli
idonei non ammessi SENZA REALI VALIDI MOTIVI di questo speciale!
Tutto ciò è semplicemente assurdo e provate a pensare se al nostro
posto ci fossero i vostri figli o nipoti!crediamo ancora in questo
mestiere:lasciatecelo fare ancora!
Distinti saluti
sono un docente precario italiano. Le scrivo per segnalare che la
nostra categoria di insegnanti è da tempo calpestata da chi ci
governa.La direttiva del Consiglio Europeo 2005/36 e il DLgs 206/2007,
che stabilisce in particolare quanto segue: Definizione di professione
regolamentata: attività, o insieme di attività professionali, l'accesso
alle quali e il cui esercizio, sono subordinati in forza di norme
legislative, al possesso di determinate qualifiche professionali;
Definizione di qualifiche professionali: qualifiche attestate da un
titolo di formazione, un attestato di competenza e/o un'esperienza
professionale; Definizione di titolo di formazione: diplomi,
certificati e altri titoli rilasciati da un'autorità di uno Stato
membro che sanciscono una formazione professionale acquisita in maniera
preponderante nella Comunità. È inoltre assimilata a un titolo di
formazione un'esperienza professionale di tre anni sul territorio dello
Stato membro di provenienza; Definizione di formazione regolamentata:
qualsiasi formazione specificamente orientata all'esercizio di una
professione determinata e consistente in un ciclo di studi completato,
eventualmente, da una formazione professionale, un tirocinio
professionale o una pratica professionale che pertanto riconosce il
nostro già ESSERE ABILITATI E IDONEI ALL'INSEGNAMENTO. Tutto ciò è
attualmente ignorato dal nostro Ministro "PROFUMO" il quale, a fine
mandato ha approvato dei corsi TFA Speciali abilitanti a chi, come lo
scrivente ha oltre 3 anni di insegnamento nella scuola pubblica.
preciso che in passato sono stati attivati altri corsi simili riservati
al personale docente con 360 gg di servizio. Adesso il "nostro"
ministro facendo finta di ignorare questa direttiva ha emanato il
regolamento a riguardo i requisiti di accesso al sopradetto corso
speciale introducendo molti vincoli ossia: 3 anni di servizio
continuativi, un test con 70 domande (rispondendo a 42 domande voto=0 e
dalla 43^ fino alla 70^ punti 1,25 sulla risposta giusta mentre per
ogni errore punti -0,5) inoltre lo scaglionamento dei partecipanti in 3
cicli fino al 2015 che vedranno tanti "abilitati" a non potersi
inserire in graduatoria per aggiornamento; altro problema il
dimezzamento dei punti di servizio, del valore dei titoli sia LAUREE e
sia il titolo abilitante acquisito con in corso TFA SPECIALE. Pertanto,
Le chiedo, di portare a conoscenza il parlamento Europeo dello scempio
che sta accadendo a noi DOCENTI ITALIANI. Ci stanno calpestando
nell'onore ma soprattutto nella professione di chi per anni ha servito
la scuola, lo stato e la società tutta.
SCRIVO A NOME MIO EGREGIO DOTTOR, MA SOPRATTUTTO A NOME DI TANTI
COLLEGHI CHE RIVENDICANO I LORO DIRITTI DA ANNI.
http://firmiamo.it/no-alla-riapertura-delle-g-i--di-ii-fascia-nel-2013
http://firmiamo.it/si-all-anno-in-corso-per-i-tfa-speciali
http://firmiamo.it/tfa-speciali-per-docenti-con-540-giorni-di-servizio
https://secure.avaaz.org/it/petition/Assunzioni_trasparenti/
http://firmiamo.it/tfa-speciale--no-punteggio-test-d-ingresso
http://firmiamo.it//tfa-da-riservati-a-scellerati-1#.UV
http://www.petizioni24.com/tfadocenti
http://firmiamo.it/in-g-e--chi-si-abilita-tramite-tfa-ordinario-e-speciale
La voce è quella di migliaia di insegnanti precari di terza fascia che
amano il proprio mestiere, svolto per anni con impegno e passione,
quegli anni di servizio che “dovrebbero fare la differenza”. Dopo le
attese estenuanti e la roulette russa del test preselettivo al TFA
ordinario, non superato per pochissimi punti (come è accaduto alla
stragrande maggioranza dei candidati, prima di essere graziati dal mea
culpa del Ministero), sarebbe opportuno ricordare che esiste una legge
europea che stabilisce, per coloro che hanno maturato il requisito dei
tre anni di insegnamento, il conseguimento dell'abilitazione. E' un
nostro diritto, sacrosanto e inviolabile. Non chiediamo il “ruolo”, ma
il solo e semplice conseguimento dell'abilitazione. Lo Stato ci ritiene
idonei per promuovere o bocciare studenti, ci ritiene idonei come
commissari agli esami di Stato, ci ritiene idonei come pubblici
ufficiali… e poi, per riconoscere un diritto, perché si cambiano le
carte in tavola? La Dott.ssa Stellaci ha sempre risposto alle nostre
sollecitazioni asserendo che non si possono apportare modifiche al
decreto riguardante l’avvio del TFA SPECIALE. In realtà, non è così: il
ministro Profumo non ha considerato le decisioni della VII Commissione
e ha deciso di dare la possibilità, a coloro che sono già abilitati, di
conseguire altra abilitazione. A chi tanto e a chi niente… Ma non
basta: lo stesso ministro ha approvato le modifiche relative ai criteri
necessari per l'ammissione al TFA speciale, escludendo l’anno in corso
(ormai al termine) dai predetti tre anni di servizio. Visto che la data
di inizio dei corsi del TFA speciale, ad oggi, é prevista non prima di
giugno 2013, chiediamo che i mesi di insegnamento maturati nel periodo
settembre 2012-maggio 2013 vengano inclusi ai fini dell’accesso allo
stesso.Quelle che si sono verificate nell’ultimo anno non sono semplici
vicissitudini, ma nuove e sconcertanti ingiustizie nei confronti di noi
insegnanti precari che, nonostante tutto, continuiamo a svolgere il
nostro lavoro con professionalità. E se decidessimo di incrociare le
braccia, sarebbe meglio? Il ministro ha deciso di seguire una linea,
forse suggeritagli, che è assolutamente anticostituzionale in quanto
riconosce diritti ad alcuni a discapito di altri.
E' l’ennesima ingiustizia a cui si deve e si può facilmente porre
rimedio.