Nell’informativa
dell’USP di Bari i numeri delle sofferenze anche sul sostegno.
L’organico del personale docente della scuola primaria e dell’infanzia
della provincia di Bari continua a perdere pezzi. E se fino all’anno
scorso si trattava dell’effetto “riforma Gelmini”, da quest’anno il
fenomeno è addebitabile, quasi interamente, al calo della natalità e
all’emigrazione di tante famiglie verso nord.
I posti in organico di diritto per il 2013/14, infatti, si ridurranno
di 50 unità nella scuola elementare e di 16 unità nella scuola
dell’infanzia (per la quale però la FLC ha chiesto di verificare
l’esistenza di alcune possibili anomalie).
La ragione della perdita di 66 posti sta nella riduzione di quasi 1100
iscrizioni nelle prime delle classi elementari, una perdita di alunni
che fa calare sensibilmente l’organico dei docenti di quest’ordine di
scuola.
Rilevante è la trasformazione delle classi da tempo normale a tempo
pieno: quello che nel 2008 era un modello di offerta formativa
residuale, scelto solo dal 4% delle famiglie, il prossimo anno toccherà
all’incirca il 16% delle famiglie baresi. Il modello educativo a tempo
pieno, dunque, fa breccia anche in provincia di Bari, nonostante in
molti contesti le amministrazioni locali non siano pienamente in grado
di assicurare i necessari servizi di supporto (principalmente mense e
trasporti), in ragione dei tagli ricevuti negli scorsi anni. Anche per
questa ragione la FLC ha chiesto una mappatura delle classi a tempo
pieno sul territorio provinciale, in modo da poterne seguire e
verificare la concreta attivazione.
I dati diffusi dall’Amministrazione scolastica, inoltre, mettono in
evidenza le ormai note sofferenze sull’organico di sostegno. Per
l’ennesima volta nell’organico di diritto non verrà coperto tutto il
fabbisogno di docenti di sostegno fin dall’inizio dell’anno. Tutto
questo comporterà il sacrificio dei diritti non soltanto dei docenti di
sostegno che riceveranno i contratti ad anno scolastico ormai avviato,
perdendo almeno 2 mesi di retribuzione, ma anche e soprattutto degli
alunni con handicap costretti a frequentare senza il necessario
supporto o tenuti a casa nelle circostanze più gravi.
Dai numeri forniti dall’USP di Bari si rileva che soprattutto i posti
di sostegno riconosciuti dal MIUR in organico di diritto nella scuola
superiore sono quasi interamente coperti, ma le esigenze delle scuole
vanno ben oltre i 387 posti che il Ministero riconosce all’Ambito
territoriale di Bari (che comprende anche buona parte della BAT).
Contro le assurde norme che presiedono alla formazione dell’organico di
diritto del personale docente, specie di quello di sostegno, tutte
protese alla realizzazione di risparmi di spesa, piuttosto che alla
tutela dei diritti di studenti e lavoratori, la FLC CGIL proseguirà la
propria azione di contrasto.
Claudio
Menga - Segretario Generale FLC CGIL Bari
bari@flcgil.it