Alcune
scuole superiori hanno deciso di sottoporre ad un test d’ingresso gli
alunni provenienti dalla scuola media per selezionare le proprie
matricole sostenendo che ci sono troppe richieste di iscrizioni,
soprattutto ai licei, e che gli spazi sono ridotti. Altri dicono di
voler motivare maggiormente i futuri alunni del liceo. L’Uciim, nello
stigmatizzare questo comportamento, ritiene che tale metodo sia in
contrasto con la nostra Costituzione soprattutto perché si violano gli
articoli 3, 33 e soprattutto 34 che così recita: “La scuola è aperta a
tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di
mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La
Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni
alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per
concorso”.
Inoltre, tenuto conto che i primi due anni della scuola superiore
rientrano nell’obbligo scolastico, non si possono creare barriere e
ostacoli di alcun genere al diritto all’istruzione e alla formazione.
Con tali atteggiamenti, infine, si colpisce la funzione sociale ed
educativa della nostra scuola, creando discriminazioni soprattutto per
le classi meno abbienti.
Facciamo appello al Ministro affinchè intervenga per mettere fine a
tali sistemi sperequativi e a pratiche scandalose.
La Presidenza nazionale UCIIM
ufficiostampa@uciim.it