Roma, 8 marzo
2013 - Dopo un percorso cominciato nel 2001 il Consiglio dei Ministri
ha approvato su proposta del Ministro dell’istruzione, università e
ricerca, in via definitiva, il Regolamento che istituisce e
disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche e
delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni. L’Italia si
allinea così agli altri Paesi Europei sul versante della valutazione
dei sistemi formativi pubblici, e risponde agli impegni
assunti nel 2011 con l’Unione europea, in vista della
programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. Il Regolamento dà
attuazione alla delega conferita al Governo con il decreto legge n.225
del 2010 convertito in legge n.10 del 2011 e costituisce un rilevante
passo avanti nel percorso cominciato con il decreto legislativo
286 del 2004. Il regolamento ha concluso il suo iter di
approvazione avviato il 24 agosto 2012 data in cui è stato
presentato in 1° lettura al CdM, dopo aver superato tutti i passaggi
prescritti dall’art.17, comma 2, della legge n. 400/88.
Il Sistema Nazionale di Valutazione ha lo scopo di:
dare al Paese un servizio fondamentale per poter aiutare ogni scuola a
tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza
della sua offerta formativa ed impegnarsi nel miglioramento;
fornire all'Amministrazione scolastica, agli Uffici competenti,
le informazioni utili a progettare azioni di sostegno per le
scuole in difficoltà;
valutare i dirigenti scolastici e offrire alla società civile e
ai decisori politici la dovuta rendicontazione sulla effettiva
identità del sistema di istruzione e formazione.
Rispetto al testo iniziale, il Regolamento adottato oggi contiene
modifiche che recepiscono, in larga misura, le osservazioni e le
proposte contenute nei pareri del Consiglio nazionale della pubblica
istruzione, della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e della
VII Commissione del Senato. Sono cambiamenti che hanno modificato in
meglio il testo del decreto nel senso di una più compiuta
valorizzazione dell’autonomia responsabile delle scuole nei processi di
autovalutazione e di miglioramento della qualità del servizio offerto.
Il S.N.V. si impianta sull’Invalsi (Istituto nazionale per la
valutazione del sistema di istruzione e formazione) che predispone
tutti gli adempimenti necessari per l’autovalutazione e la valutazione
esterna delle scuole, sull’Indire (Istituto nazionale di
documentazione, innovazione e ricerca educativa), che può supportare le
scuole nei piani di miglioramento, su un contingente di Ispettori
definito dal Ministro che ha il compito di guidare i nuclei di
valutazione esterna. L’Invalsi ha anche il coordinamento funzionale
dell’S.N.V.
Il procedimento di valutazione si snoda attraverso quattro fasi
essenziali:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche, sulla base di un
quadro di riferimento comune e di un fascicolo elettronico di dati
messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del
Ministero dell’istruzione (“Scuola in chiaro”), dell'
INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche. Ogni scuola
ha il compito di redigere un rapporto di autovalutazione da parte
di ciascuna scuola, secondo un format elettronico redatto dall’Invalsi
e con la predisposizione di un piano di miglioramento.
b) valutazione esterna da parte di nuclei coordinati da un dirigente
tecnico sulla base di protocolli, indicatori e programmi definiti
dall’Invalsi, con la conseguente ridefinizione dei piani di
miglioramento da parte delle istituzioni scolastiche;
c) azioni di miglioramento con l’ eventuale sostegno dell’Indire,
o di Università, enti, associazioni scelti dalle scuole stesse;
d) rendicontazione pubblica dei risultati del processo, secondo una
logica di trasparenza,di condivisione e di miglioramento del servizio
scolastico con la comunità di appartenenza.
Sono più di 1300 le istituzioni scolastiche che,
durante l’anno scolastico 2012/2013 stanno già seguendo in via
sperimentale secondo diverse modalità all’interno del progetto Vales,
questo percorso che è stato presentato e condiviso, all' interno di
specifiche conferenze di servizio, con tutti i dirigenti
delle scuole italiane e i docenti referenti per la valutazione.
Inoltre tra gennaio e marzo 2013 tutti i dirigenti delle scuole
italiane e i docenti referenti per la valutazione (circa 26.000
persone), hanno partecipato a seminari di presentazione del
regolamento. A metà marzo tutte le scuole avranno a
disposizione il fascicolo “scuola in chiaro”e il format per costruire
il proprio rapporto di autovalutazione. Il S.N.V svolgerà le sue
funzioni anche nei confronti del sistema di istruzione e formazione
professionale di competenza delle Regioni, secondo linee guida
che dovranno essere condivise in sede di Conferenza unificata.
Costituisce, quindi, una risorsa strategica per orientare le politiche
educative, per promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da
parte di tutte le istituzioni scolastiche e formative, e per avviare un
processo di rendicontazione delle risorse pubbliche investite in
servizi strategici per la crescita culturale, sociale ed economica del
Paese.
MIUR