Profumo: Il documento
rafforza l’inclusione scolastica mettendo al centro lo studente e i
suoi bisogni - Sono state presentate oggi, alla presenza del Ministro
Francesco Profumo e del Sottosegretario Marco Rossi-Doria che ne ha
seguito l’iter, le nuove Indicazioni nazionali per il Curricolo della
Scuola di base. Il documento di indirizzo fornisce alla scuola primaria
e alla secondaria di primo grado gli obiettivi e i traguardi che ogni
studente deve raggiungere in termini di competenze e conoscenze. Il
testo finale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5/2/2013, è frutto
della revisione di un gruppo di esperti e di un percorso di
consultazione e confronto con le scuole. Il documento è stato
sottoposto a una consultazione nazionale e ad un confronto con 10.000
scuole attraverso vari seminari dedicati. Un Comitato Scientifico avrà
il compito di indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di
formazione e ricerca per aumentare l’efficacia dell’insegnamento.
I contenuti chiave del documento
Dialogo tra discipline: insegnare a ricomporre i
grandi oggetti della conoscenza in prospettiva complessa;
Essenzialità: ricerca dei nuclei fondamentali delle
discipline;
Priorità: maggiore attenzione per una solida
acquisizione delle conoscenze e competenze di base, fondamentali per lo
sviluppo successivo del sapere e per l’esercizio della cittadinanza;
Traguardi: sistema di verifiche periodiche e
sistematiche degli apprendimenti. Attenzione per le diversità
individuali e valorizzazione dei momenti di passaggio.
“Al centro delle nuove Indicazioni c’è l’autonomia responsabile delle
scuole – ha detto il Ministro Francesco Profumo. Le Indicazioni
rafforzano l’inclusione scolastica mettendo al centro lo studente e i
suoi bisogni. Per questo la nostra scuola fa già tanto: dagli anni ’90
ad oggi siamo passati da meno di 60mila studenti di cittadinanza non
italiana ad oltre 700mila”. “Il metodo partecipativo e corresponsabile
utilizzato per elaborare le Indicazioni Nazionali – ha dichiarato il
Sottosegretario Marco Rossi-Doria - dovrebbe essere la normale modalità
di lavoro per le istituzioni. Le indicazioni sono importanti perché
sono un testo "non completo", a doverlo completare sono le scuole, nel
lavoro di ogni giorno”.
Miur