Deliberata
dall'assessorato regionale alla pubblica istruzione, l'operazione
relativa al dimensionamento scolastico per l'anno 2013/2014. Per gli
istituti scolastici cittadini è finito peggio dell'anno scorso, quando
il dimensionamento aveva portato alla cancellazione dell'autonomia
scolastica dell'istituto Sgroi ed all'assegnazione in reggenza del
Brancati. Quest'anno il Comune di Pac! hino aveva fatto una proposta
che salvaguardava 3 dirigenze sul territorio, con una distribuzione
equa dei plessi scolastici, assegnando in media 2 immobili per ogni
istituto.
Ma il tavolo tecnico riunitosi lo scorso 11 febbraio ha deliberato la
fusione e l'aggregazione di istituti senza nessun legame logico con il
territorio. E' stato creato l'istituto Brancati-Sgroi, costituito da
due scuole senza dirigente titolare, viene mantenuto l'istituto
comprensivi Verga con dirigente titolare ma ubicato in un solo plesso
(quello di viale Moro), ed è stato creato l'istituto Pellico-La Ciura
con dirigenza ma diviso su due comuni.
«In questo modo - ha affermato il preside Giuseppe Morana dell'istituto
Verga - si è consegnato alla Sgroi-Brancati la metà degli edifici
scolastici (tre plessi grossi) con un numero di alunni insufficiente,
mentre il Verga, in forte espansione, dovrà accontentarsi di un solo
plesso e non potrà accogliere tutte le richieste che provengono
dall'utenz! a. In questo miscuglio è facile prevedere la confusione
delle ! famiglie - ha continuato Morana -, visto che i conflitti tra
gli istituti non sono ben definiti e ciò rischia di incrementare il
fenomeno della dispersione scolastica difficile da controllare con
scuole distanti tra loro, comuni diversi (Pachino-Portopalo) e
difficoltà nella gestione».
Va poi considerato anche il rischio della perdita d'identità di
ciascuna scuola coinvolta nel processo di dimensionamento.
«Questi tagli prima voluti dal governo centrale ma gestiti male dalla
Regione - ha concluso il dirigente scolastico Morana - hanno fatto si
che a Pachino avremo istituti vuoti senza alunni e istituti pieni senza
locali. Adesso il compito arduo passa all'amministrazione comunale per
una ridistribuzione più equa e razionale dei locali».
Sa. Mar.
La Sicilia 15 febbraio 2013