ROMA - Il prossimo
anno ci saranno 30mila alunni in piu', ma il numero dei docenti
rimarra' bloccato. Lo ha comunicato il ministero ai sindacati, sulla
base delle previsioni delle iscrizioni all'anno scolastico 2013-14, e
l'Anief lancia l'allarme. ''Sono dati davvero sconfortanti quelli che
il Ministero ha fornito ai sindacati in vista del prossimo anno
scolastico: gli alunni della scuola italiana previsti sono oltre 6
milioni e 858mila. Rispetto all'anno in corso aumenteranno di quasi
30mila unita', soprattutto alla primaria (con leggero calo alle medie),
ma per effetto del blocco normativo approvato con la legge 111/2011 la
quantita' di docenti rimarra' bloccata. L'organico sara' lo stesso di
quest'anno: 600.839 posti di docente comuni e 63.348 di sostegno. Cio'
comportera' - osserva l'Anief - un ulteriore innalzamento del numero di
alunni per classe. E diventera' soprattutto sempre maggiore la distanza
tra il numero di alunni disabili e i docenti di sostegno di ruolo''.
''In molti casi la didattica non potra' essere garantita - sostiene
Marcello Pacifico, presidente Anief - in particolare laddove le ore di
sostegno che lo Stato concedera' agli alunni portatori di handicap o
con problemi di apprendimento saranno molte di meno rispetto a quelle
che la legge prevede. Questo avviene anche e soprattutto perche' a oggi
e' stato stabilizzato solo il 65% dell'organico di docenti di sostegno.
Almeno 35mila insegnanti specializzati attendono di essere assunti,
malgrado i posti di lavoro siano vacanti e disponibili. E con un
docente precario ogni tre, quello che si produce e' un risultato di
forti disagi per i ragazzi e per le loro famiglie''. ''Non occorre
essere esperti di formazione scolastica per capire che in questa
situazione non si riesce a sviluppare un valido progetto didattico''
osserva Pacifico aggiungendo che cosi' ''a fare da garante per famiglie
e studenti continuano ad essere i giudici''. Il sindacato reputa grave
che cio' avvenga anche dopo il pronunciamento della Corte
Costituzionale a proposito della illegittimita' costituzionale
dell'art. 2, comma 413, della legge n. 244, nella parte in cui fissa un
limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno.
''L'abolizione dei limiti imposti dal legislatore nell'attribuzione dei
posti in deroga - prosegue il presidente dell'Anief - rappresenta una
bocciatura a tutti i tentativi, come questo, di negare per meri motivi
di finanza pubblica il diritto allo studio a tutti gli alunni portatori
di disabilita', grave o lieve che sia''.
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