Dopo due anni
da quando il ricorso era stato depositato presso il Tribunale del
Lavoro di Roma, è stata emessa la sentenza che riconosce ai precari
incaricati annuali ricorrenti il diritto a percepire gli scatti
biennali a decorrere dal secondo anno di contratto annuale. Una
vittoria importante sancita dal Giudice Paola Giovene di Girasole del
Tribunale di Roma che equipara gli insegnanti precari, di qualunque
disciplina ed ordine e grado di scuola, ai docenti di religione, fino
ad ora gli unici a godere degli automatismi d’anzianità del 2,5%
ogni due anni. Non è del resto questo l’unico privilegio di cui godono.
Sono nominati, per impartire la dottrina della Chiesa, dal Vescovo, ma
chi li paga è lo Stato.
Dal 2003 possono essere assunti a tempo indeterminato anche se per
legge insegnano una materia facoltativa, scelta da genitori e studenti
all’iscrizione di ogni anno scolastico. Se i 13.880 insegnanti di
religione cattolica entrati in ruolo ricevessero il ritiro del nulla
osta vescovile, lo Stato continuerebbe comunque a pagarli.
A questa serie di privilegi si aggiunge il fatto che, come emerge da
documenti ministeriali, sono gli unici per i quali, negli ultimi anni,
il fenomeno del precariato è nettamente diminuito.
Possiamo dire quindi che, sebbene parzialemente, si è fatta giustizia,
anche se parzialmente. Come organizzazione sindacale patrocinante,
siamo in attesa di veder riconosciuto il risultato di simili ricorsi da
noi presentati per docenti ed ATA con incarico a tempo indeterminato, i
quali rivendicano il mancato riconoscimento (al tempo del precariato)
dei medesimi aumenti corrisposti agli insegnanti di religione cattolica.
E così, mentre i “sindacati gialli” della scuola (CISL,UIL, SNALS e
GILDA) pattuiscono con i rappresentanti del MIUR i tagli da effettuare
al fondo delle istituzioni scolastiche al fine di reperire i
finanziamenti per il pagamento degli scatti di anzianità ‘sospesi’ ai
tempi di Tremonti col loro placet (scatti che quindi sono un diritto e
andrebbero ripristinati senza tagliare il salario accessorio), il
sindacato Unicobas Scuola continua la sua battaglia solitaria per la
giustizia e la difesa degli interessi della categoria e dei lavoratori
tutti, riuscendo, ancora una volta, a riportare un successo, a riprova
della bontà del suo operare.
Stefano
d’Errico - Segretario nazionale
unicobas.rm@tiscali.it