L’anno
appena iniziato ha riservato una nuova sorpresa a lavoratori e
pensionati in particolare: Poste Italiane ha deciso di modificare le
procedure per i prelievi dal libretto postale. Fino ad oggi, infatti, i
titolari di libretto potevano prelevare fino a 2.500,00 € in qualsiasi
Ufficio Postale (successivamente ridotti a 999,00 € in base al Decreto
Salva Italia): e questo era il pezzo forte su cui puntava la pubblicità
del libretto postale; da oggi, invece, per poter prelevare in un
ufficio diverso da quello in cui si è aperto il libretto bisogna essere
in possesso della tessere elettronica legata al libretto! Eppure questa
tessera gratuita, era facoltativa, nel senso che solo chi lo desiderava
esplicitamente veniva dotato di questo strumento. Rendere
indispensabile il suo possesso per effettuare i prelievi in qualsiasi
ufficio impedisce ai pensionati di riscuotere oggi la pensione. La cosa
più grave è che ai titolari di libretto non è stata spedita alcuna
comunicazione a domicilio. Questo vuol dire che tal sorpresa giunge
inaspettata al termine di una lunga fila allo sportello, quando,
finalmente giunti davanti all’operatore, quest’ultimo prima di
procedere richiede di esibire la tessera (che, ad oggi, conserva ancora
la caratteristica di essere facoltativa). Poste Italiane non può
modificare le condizioni del contratto del libretto all’insaputa dei
titolari. Invitiamo l’azienda a rispettare le regole e siamo
disponibili ad un confronto immediato per chiarire tale faccenda.
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