Lunedì,
passata l'Epifania, si torna in classe. Ma per gli insegnanti, con le
elezioni politiche alle porte e la legislatura appena conclusasi che ha
lasciato macerie, non è finito il momento della mobilitazione. I
docenti del Coordinamento scuole di Roma si dà appuntamento per
mercoledì 9 gennaio alle 16.30 all'Istituto Piaget. All'ordine del
giorno l'organizzazione delle "prossime mobilitazioni in difesa" della
"pubblica" istruzione.
Il 2 febbraio è poi in programma una manifestazione nazionale nella
Capitale indetta dal neonato Coordinamento nazionale scuole, sorto
sulle orme dell'esperienza romana lo scorso 16 dicembre dopo una lunga
assemblea. L'assunzione dei precari sui posti vuoti e il
rifinanziamento del sistema pubblico sono le principali richieste dei
membri del Coordinamento, che scenderà in piazza il 2 febbraio.
Intanto continuano le proteste anche nei singoli istituti. Al liceo
Talete, il primo a Roma ad aver lanciato la contestazione contro
l'allungamento a 24 ore dell'orario di cattedra dei docenti di medie e
superiori, dal 22 al 25 gennaio è già stata deliberata una 'cogestione'
di protesta, una quattro giorni di lezioni alternative. Sono stati poi
"ripristinati i consigli di classe di novembre", ma i ricevimenti
mattinieri dei docenti "sono momentaneamente sospesi". E non si ferma
l'onda di mozioni contro i tagli e le politiche scolastiche. Poco prima
di Natale l'istituto Luzzati di Palestrina, ad esempio, ha deliberato
lo stop ai viaggi istruzione, alla somministrazione e correzione delle
prove Invalsi.
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