Da più di dieci
anni il Ministero della Pubblica Istruzione nell’ottica della
formazione degli insegnanti in Italia, ha provveduto a rendere tale
formazione sempre più specializzata istituendo dei corsi di alta
formazione a livello universitario denominate SISS e Scienze della
Formazione Primaria con annessi i corsi di specializzazione per le
attività di sostegno.
Da una parte il Miur ha preteso che chi volesse entrare a scuola per
insegnare, dovesse possedere lauree di alta specializzazione
sostituendo i vecchi titoli di accesso (abilitazioni riservate, diplomi
magistrali, diplomi tecnici, etc…) dall’altra parte non ne riconosce il
merito mettendo tutti sullo stesso piano dal punto di vista economico.
Nella scuola media e nelle scuole superiori sono presenti classi di
concorso a cui per un periodo si accedeva con un semplice diploma di
scuola superiore. Negl’anni si è arrivati ad un requisito di accesso
che fosse di natura più specializzante rappresentato da lauree e
abilitazioni Siss.
Qualcuno potrebbe dire e chiedersi, dove sta lo scandalo o la
disparità?
In realtà a scuola media e nelle scuole superiori non esiste nessuna
disparità poiché lo Stato, grazie alla concertazione e richiesta dei
sindacati, è riuscito ad assicurare un riconoscimento economico
maggiore per chi fosse laureato e specializzato rispetto a chi avesse
solo il diploma. Tutto ciò è dimostrabile dalle tabelle stipendiali dei
docenti, in cui esiste la fascia per i docenti di scuola media
diplomati e la fascia per i docenti di scuola media laureati.
Tale assurdità si verifica e si riscontra maggiormente nella scuola
dell’Infanzia e nella scuola primaria, ambito in cui la maggior parte
del personale docente è in possesso del solo diploma magistrale. In
realtà i laureati in Scienze della Formazione Primaria in Italia hanno
superato la quota dei 50.000 …. che ricopre posti nella scuola con
diversi incarichi a tempo determinato e indeterminato nella scuola
dell’Infanzia e nella scuola Primaria, curriculare e sostegno. I
docenti diplomati magistrale hanno un riconoscimento economico pari a
quello dei laureati.
LA TABELLA STIPENDIALE (ovvero il frutto della contrattazione e
richiesta dei sindacati )
NON PONGONO NESSUNA DIFFERENZA TRA DOCENTI DIPLOMATI E LAUREATI, PER LA
SCUOLA MEDIA TALE DISTINZIONE VIENE FATTA!!
QUESTO E’ IL VERO SCANDALO E NESSUNO NE PARLA E NESSUNO NE RICHIEDE UN
RICONOSCIMENTO.
Può anche essere “accettabile “ l’atteggiamento di una parte di
colleghi diplomati (forse un po’ limitati) nei confronti dei laureati
in SFP,
considerandoci scatole di sapere prive di operatività e capacità in
campo. Non è concepibile che anche lo Stato non riconosca la nostra
formazione offendendo la nostra intelligenza e cultura. La politica del
riconoscimento del merito e della formazione nel nostro paese è ancora
lontana, molto lontana mentre la violazione della magna carta è vicina,
all’ordine del giorno. Lo stato di sua iniziativa mai riconoscerà tale
diritto per fare cassa, i sindacati mai lo richiederanno per non
sollevare gli animi della grande platea dei diplomati magistrali e
delle loro tessere. E’ il momento di urlare a tutti e renderli
consapevoli di quale disparità vivono i docenti laureati in SFP. E’ il
momento di alzare la testa, se lo stato e i sindacati non ci daranno
(come comunque sta succedendo) ascolto tentiamo la via della
magistratura. Il tribunale forse potrebbe essere l’unica via d’uscita,
qualcuno si è già attivato.
Rifletta chi possieda un po’ di dignità e orgoglio professionale.
Gruppo
SFP: uniamoci per il merito
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