“Il Ministro
Profumo continua a spacciare la colonizzazione linguistica inglese
dell’Italia come progresso, sostenendo il CLIL, ossia l’insegnamento di
materie non linguistiche in inglese e non più in italiano. Il CLIL
andrebbe ribattezzato KILL perché uccide il sapere in lingua Italiana e
porta ogni anno nelle tasche dell’anglofonia 26 volte i miliardi che la
casta partitocratica si è presi dal 1994 ad oggi. Infatti, rispetto ai
2,3 miliardi d’euro erogati ai partiti dal 1994 ad oggi, la
colonizzazione linguistica inglese costa agli italiani oltre 60
miliardi di Euro ogni anno, rappresentando altresì non una grande
opportunità per trovare lavoro all’estero bensì una forzata fuga di
brillanti cervelli italiani”.
Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto,
commenta così la dichiarazione del Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo, in merito alla
partenza dei corsi di formazione dei docenti previsti dalla metodologia
CLIL.
«Il Ministro Profumo, in continuità con i suoi predecessori Moratti e
Gelmini, sta operando per la svalorizzazione e progressiva eliminazione
della nostra lingua madre dall'insegnamento e la sua sostituzione con
la lingua dei neooccupanti – sottolinea il Segretario dell'Era,
aggiungendo che – coloro che collaborano all'instaurazione di questo
regime linguistico straniero, così come i collaboratori col regime
nazista ai tempi della Repubblica di Vichy, prima o poi dovranno
rispondere del loro operato alla giustizia. La Corte di Giustizia
europea l’altroieri, condannando la Commissione Europea, ha chiaramente
detto che i bandi europei unicamente in inglese, francese e tedesco
costituiscono una discriminazione fondata sulla lingua. Profumo
avvalora invece la discriminazione degli italiani a favore dei
madrelingua inglese che non apprendono alcuna lingua oltre la loro».
«Dal 1995 il Miur, con la Circolare ministeriale 126 che allegava un
ponderoso studio esperantista sulla via democratica
all’internazionalizzazione, ha a disposizione gli strumenti analitici
ed alternativi alla colonizzazione linguistica inglese ma il Ministro
Profumo, invece, continua a fare orecchie da mercante».
Associazione
radicale "Esperanto"
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