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Lavoro: La vera piaga della società: maestrini, professorini, presidini, bidellini che dissanguano l'Italia!

Opinioni
Chi dice che la politica è lontana dalla gente non conosce Francesco Profumo, l’esemplare ministro del governo tecnico che sa sapientemente cogliere gli umori che serpeggiano fra il popolo. E da fine annusatore ha capito che no! non è l'aumento dell'IVA, non è la corruzione, non sono i licenziamenti dalle grandi industrie che spandono veleni, non le feste carnevalesche pagate con i soldi dei cittadini, lo scioglimento per mafia dei Comuni, le vacanze celesti, le lacrime strazianti di chi abolisce gli articoli della Costituzione, il fiato sul collo di Equitalia, delle Banche, l'urlo arrabbiato dei carcerati appesi alle celle o lo zoppicare sempre più affannato di chi si trascina nella vita con 500 euro di pensione al mese con l'affitto da pagare, i farmaci, la badante…. . Tutte banalità, perchè Profumo ha invece capito a cosa è dovuto il vero malcontento del popolo italiano: sono i maestrini, i professorini, i presidini, i bidellini che stanno dissanguando l'Italia!
E ha ragione ! Lo sappiamo tutti, l'abbiamo sempre pensato che gli insegnanti sono dei parassiti: non fanno niente, lavorano solo 18 ore alla settimana, hanno due mesi di vacanza e fanno il lavoro più bello del mondo, sempre a contatto con i giovani - quindi allegria assicurata - in strutture gioiose e sicure (a parte qualche pilastro che cede, qualche locale che si allaga, banchi e cattedre pieni di buchi che non si reggono in piedi, scuole senza palestre, adattate in appartamenti affittati perchè le sedi vere sono dichiarate inagibili ma sono dettagli) e si lamentano! Dopotutto, come dice giustamente il Ministro, godono anche delle gite scolastiche dove scoprono le bellezze d'Italia a gratis, con solo la responsabilità di accompagnare ragazzini urlanti che apprezzano la libertà per la prima volta. Ragazzini pronti a tutto pur di arrivare ad un passo dalla propria e altrui morte fisica di cui essere fieri per il resto della vita, oppure quando non si buttano nei canali perchè li prendi per i capelli all'ultimo istante, si preparano alla serata, sfasciando allegramente alberghi deliziosamente arredati.
Ma l'insegnante deve solo vegliare sulle loro capacità di resistenza, prima che sorga il sole, per poi incominciare allegramente un altro tour.
Che vita ragazzi !E si lamentano questi maestrini ! Se qualcuno si fa male è anche colpa loro. Fai una gita gratis e ti lamenti?. E questo lo chiamano lavoro! Ma, poi tornano nelle loro accoglienti scuole, e a parte le biblioteche ridotte a mobiletti del bagno, aule informatiche dove i computer non funzionano perchè non c'è connessione, (non parliamo della fotocopiatrice sempre rotta e anche funzionasse non ci sono soldi nè per la carta, né per le cartucce) hanno tutta un’aula a disposizione (1m e qualche cm per alunno) e lì incominciano a fare lezione.
Splendidi ragazzi con l'entusiasmo che ti riscalda la vita, tranne per qualche ragazzo con problema sia di apprendimento che di disagio familiare o ragazzi che attraverso il loro comportamento rivelano i loro disagi con atti di bullismo e ribellione.
Ma è un attimo suvvia! Immagina…., puoi. Ti inventi un attimo di psicologia, ascolti, forse per la prima volta il loro cuore e insieme alle loro lacrime tenti di sopperire a famiglie che non esistono, separazioni laceranti, violenze familiari, isolamento culturale e affettivo. Tenti di chiamare al cellulare i genitori, ma sono sempre al lavoro, anche quando il ragazzo sta male; chiami le ASL ma sono pieni di lavoro e non ce la fanno neanche loro, allora aspetti che passi e poco alla volta nel corso dell'anno provi a dargli tutto quello che puoi, aspettandoti anche di non essere capito e di essere cacciato in malomodo dall’infastidito genitore che al momento opportuno richiede di essere legittimato.
Ma sono sciocchezze! Il Ministro sa che gli insegnanti non fanno nulla se non leggere il giornale.
E quanti ne leggeranno in 5 ore al giorno? Quanti ne sfoglieranno sugli autobus, sui treni, sulle corriere dall'alba al tramonto tornando a casa dalle sedi distanti tra i 20 e 120 km da casa ?
E quanti caffè avranno preso nelle loro infinite pause? Ma la gente LO SA! Profumo ci ha finalmente e giustamente scoperti !
Sarà per consentirci un riscatto dignitoso che ci propone, ops, IMPONE 6 ore di volontariato a settimana?
I Professori che il pomeriggio preparano la lezione, preparano verbali, programmi e verifiche adattate per i meno fortunati, la gente non li vuole! Stiano piuttosto a scuola ad arrangiarsi. Devono dare un contributo di generosità al Paese in questo momento di difficoltà. Per cui si lavora al posto dei precari e a gratis, levando loro un futuro e una speranza, un appiglio per i giovani che così visceralmente hanno deciso di proseguire la via aperta da Socrate e che vedono nella scuola il loro futuro.
Dato che il ministro sa che il disastro italiano è stato causato dalla classe insegnante, impegnerà i loro pomeriggi con lezioni frontali che saranno più intrattenimento che lezione. Non viene in mente al ministro che la conoscenza e la trasmissione del sapere non si costruisce con 6 ore in più ma, forse si rischia di demolire definitivamente le basi seppur fragili di una scuola che ha dato molto al nostro Paese con insegnanti stanchi e malpagati che in tutti i momenti drammatici della nostra Storia non hanno mai dato peso alla loro busta paga ma hanno lavorato e creduto nella costruzione di un'identità pensante e pulsante.
Ma tutto ciò la gente non lo vuole e Profumo LO SA! I maestrini, i professorini e i presidini usufruiranno della notte per i consigli, i collegi, i dipartimenti, gli aggiornamenti, i corsi di primo intervento, i compiti da preparare e correggere e prendersi anche un caffè.
Finalmente, i professorini, potranno apparire utili anche alla parrucchiera che stacca uno scontrino fiscale ogni tanto, acquistare dignità davanti all'idraulico che sta a casa tua un'ora e ti chiede 120 euro ( vuole la fattura? allora sono 150...), i "veri" lavoratori non ti diranno più che mestiere usurante è il suo e che essere privilegiato sei tu, anche se lo vedi partire tutti i week end con famiglia a bordo maledicendo gli insegnanti che danno compiti per il fine settimana;
ecco: tutte le persone, insomma e finalmente, saranno felici, perchè "anche gli insegnanti lavorano come gli altri".
Questi insegnanti così maledetti nel momento che li hai a portata di mano e che dopo scopri che ti hanno accompagnato la vita; che quando li vedi rammenti i momenti più felici perché li riconosci come adulti che avevano cura di te e ce li hai nel cuore i tuoi vecchi insegnanti. Figure per le quali ora ostenti disprezzo che ti hanno segnato e formato, ammettilo! E non sarà stato per le ferie che si godevano spensierati! L'insegnante che non fa distinzioni tra belli, brutti, ricchi, poveri, bianchi, neri, gialli, musulmani, ebrei, cristiani o metodisti. Quelli che anche se pensavi “quella ce l’ha con me” in realtà era solo perché volevi l’attenzione, perché quella persona è stata importante per te! Insegnanti che oggi insieme ai loro allievi più consapevoli si battono per la scuola e fanno le manifestazioni cantando. E sono i canti dei ragazzi affianco dei loro maestri entrati distrattamente nel cuore e rimasti appigliati alla loro memoria affettiva forse perché sono stati adulti “presenti” nelle loro vite. Quei canti che fanno di uno sciopero un giorno di festa e allegria se non arriva nessuno con il bastone ad infangarti l'anima di sangue e violenza. Ma questo il Ministro lo sa e forse proprio per questo ci vuole far sparire.
Non c'è più posto per chi fa della propria vita una poesia o una musica da cantare, un disegno da colorare con i tuoi sogni e un problema dove i soldi non vengono rubati da politici senza morale. Lo sa il ministro che noi raccontiamo ancora che la Costituzione è stata fatta a costo di vite umane, di resistenza, di guerre e di morti eroiche. Ma lo abbiamo fatto con umiltà e senza clamori. Lo facciamo ogni giorno. Non rispolveriamo nobili valori in vista delle elezioni o quando si presentano i carabinieri alla nostra porta. E li diffondiamo questi valori. Sarà questo che sembra inutile e fastidioso...

Claudia Pepe
claudia.pepe@istruzione.it








Postato il Lunedì, 22 ottobre 2012 ore 03:00:00 CEST di Redazione
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