
Sono stati invitati tutti i candidati a presidente della regione e si auspica che siano tutti presenti per parlare agli operatori della scuola, artefici e garanti della formazione dei giovani, speranza e prospettiva di una rinnovata società siciliana che guarda al futuro e tende al progresso e allo sviluppo delle sue risorse e delle migliori energie.
L’incontro, promosso dalle associazioni professionali della scuola e tra queste: l’ANQUAP Sicilia, l’UCIIM, l’AIMC, la Dirpresidi, l’ANP, l’ANDIS e le altre organizzazioni sindacali della scuola, vuole costituire una positiva occasione di confronto e di chiarezza circa gli impegni da assumere per un vero rilancio dell’autonomia scolastica, che non si potrà esaurire soltanto nella definizione del calendario delle lezioni.
In diversi messaggi e lettere aperte ai candidati per il rinnovo dell’Assemblea Regionale le diverse categorie di operatori scolastici hanno espresso riflessioni e commenti, proposte e suggerimenti per non far morire la scuola, che oggi soffre ancor più i tagli nazionali dovuti alla crisi economica europea e si trova impreparata a gestire il disagio che si manifesta ancor più grave, per la mancanza di finanziamenti.
Le parole “autonomia”, “democrazia”,” cittadinanza” e “sicilianità” rischiano di restare solo parole se non vengono correlate a concrete azioni e segni di sviluppo per una scuola che al suo interno ha tanta qualità professionale e di risorse, ma che di fatto risulta poco produttiva per il rilancio e lo sviluppo della società siciliana e sembra coperta dalla coltre della mediocrità e della incompletezza.
Scuola ed Università, formazione e cultura non possono essere considerate solo singole voci di bilancio e quindi pesanti carichi di spesa pubblica, bensì costituiscono campi e prospettive di investimento, solide fondamenta per la società siciliana, composta da cittadini che pensano, producono e rispettano la Costituzione contribuendo attivamento allo sviluppo dell’Isola
La scuola che educa alla cittadinanza forma “ cittadini che contano”, perché sanno e sanno fare, e proprio al loro futuro occorre riversare investimenti, energie e risorse.
La Regione siciliana, che per Statuto esercita una speciale autonomia per l’istruzione metta in atto, attraverso i suoi parlamentari , una reale “ cittadinanza dell’istruzione” auspicando che presto tutti i buoni propositi elettorali diventino concretezza a beneficio e a garanzia dello sviluppo della Sicilia intera.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it