
Da qualche settimana, la politica italiana si sta
interessando all'annosa questione dei diplomati magistrali regolarmente
abilitati ma stanziati in una graduatoria per non abilitati da 13 anni
e con un titolo in "bilico". Facendo un piccolo riassunto delle ultime
giornate, abbiamo un'audizione informale (27 settembre) alla quale
hanno partecipato alcuni colleghi del Coordinamento Nazionale Diploma
Magistrale per evidenziare la surreale situazione nella quale versano
altri 10mila docenti, un'interrogazione datata 2 ottobre redatta
dall'Onorevole Ciccanti e co-firmata dal Presidente della VII
Commissione Cultura Ghizzoni in relazione ai diritti acquisiti dai
sopracitati docenti con richiesta al MIUR di fare chiarezza sulla loro
abilitazione, una risposta tributata dal rappresentante del MIUR, Marco
Rossi Doria, non attinente alla domanda e totalmente evasiva, che
lascia insoddisfatta la stessa Presidente di Commissione Ghizzoni. Per
concludere, il MIUR ha posto il divieto ai funzionari di rilasciare
certificazioni del titolo per l'estero, dicendo che vi è una vertenza
in corso con i diplomati magistrali. Dulcis in fundo, alle richieste
inviate ai singoli USR per sapere quale valutazione verra' attribuita
al titolo del diploma, gli uffici territoriali evadono completamente la
domanda, rispondendo che il titolo fa parte di quelli elencati nel
decreto.
A questo punto è giusto domandarsi:
- come mai il MIUR evade qualsiasi risposta a qualsiasi domanda
venga posta relativamente all'abilitazione anche nelle alte sedi (vedi
Commissione Cultura)
- come mai non viene tributata la risposta adeguata ad una precisa
domanda agli insegnanti in possesso del diploma magistrale?
C'è forse qualcosa di poco chiaro?
C'è forse qualche imbarazzo nel rendere palese un errore decennale che
andrebbe a mettere in discussione l'impianto dirigenziale dello stesso
Ministero?
Ai posteri l'ardua sentenza, ai tribunali la verita'
Coordinamento
Nazionale Diploma Magistrale
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