A seguito del rinvio
del recupero delle somme a debito sulla mensilità successiva, già
comunicato con il messaggio n. 115 del 26/7/2012, si descrivono
nel dettaglio le azioni intraprese da questa Direzione e gli interventi
da effettuare a cura di codesti uffici qualora i contribuenti
manifestassero la volontà di provvedere autonomamente al versamento
delle somme dovute tramite modello F24. Questa Direzione ha provveduto
ad inviare a tutto il personale interessato, tramite messaggio
nell’area privata del portale Stipendi pa e per posta elettronica, la
seguente comunicazione:
La informiamo che il recupero delle somme a debito derivanti
dall'applicazione dei conguagli relativi al modello730/2012 non e'
stato effettuato a causa di assenza di retribuzione. Questa Direzione
provvedera' al recupero automatico delle stesse sulla prima mensilita'
utile che sara' emessa a suo favore. Nell'eventualita' che lei volesse
provvedere autonomamente al versamento con modello F24 di quanto
dovuto, dovra' aver cura di comunicarlo tempestivamente all'ufficio
responsabile del suo trattamento economico, al fine di evitare il
prelievo automatico suddetto.
Per i contribuenti che hanno comunicato a codesti uffici di aver
versato autonomamente, l’ufficio responsabile provvederà alla
segnalazione della sospensione definitiva dell’assistenza, per mezzo
delle funzioni di aggiornamento on-line disponibili nell’applicazione
SPTWEB dopo aver effettuato le opportune verifiche.
Nell’ipotesi in cui il debito sia stato liquidato due volte, sia
mediante applicazione a cedolino sulla prima mensilità utile sia
tramite versamento autonomo con modello F24, codesti Uffici dovranno:
• rimborsare le somme già recuperate sullo stipendio
allo stesso titolo mediante la funzione ‘Somme non imponibili’
seguendo il percorso ArretratiInserimento Somme Una tantum
utilizzando il codice ‘730’ Mod.730 - applicazione unificata;
• comunicare all’indirizzo Uff5DCSII.DAG@tesoro.it il
dettaglio degli importi rimborsati, per la regolarizzazione da
parte di questa Direzione della banca dati, prima della produzione del
modello CUD.
• sospendere il 730 a carico assistito, dove
possibile.
Con l’occasione si informa che è stata abilitata la funzione di
“rettifica” modello 730, anche per i modelli presentati in assistenza
diretta via web sul portale stipendi PA, limitatamente alla sola
variazione e/o cancellazione dei secondi acconti irpef e cedolare
secca.
il dirigente
Roberta Lotti