Non è facile ai giorni
nostri trovare Dio. Viviamo in un mondo secolarizzato al punto tale che
addirittura è quasi una blasfema provocazione dire : Io
sono alla ricerca di Dio. Immaginiamoci se uno dicesse di averLo
trovato! E inutili sembrano pure le elucubrazioni
metafisiche, le speculazioni teologiche , roba da perdigiorno.
Per i più, è proprio la parola “ Dio” che appare
addirittura insensata, soprattutto – così pare- dopo la tragedia di
Auschwitz. Tra le obiezioni, infatti, contro
Dio, al primo posto c’è quella del male: se nel mondo
c’è il male, Dio non esiste. Su questa questione il libro più
famoso resta quello di Hans Jonas: Dio sarà pure buono – afferma il
filosofo- ma non onnipotente, se ha permesso
tante nefandezze ! Ma chiediamoci : Auschwitz elimina veramente
Dio? E perché si sarebbe dovuto aspettare
tanto tempo ? Non bastava, allora, a dichiarare la “morte di Dio”, la
sua impotenza, la morte di Abele per mano di Caino ?
La verità è che il male non è né permesso né prodotto da
Dio ma dall’uomo stesso che intende sostituirsi a Dio;
dall’assolutizzazione della sua ragione , dalla sua superbia e
dal suo antropocentrismo tanto areligioso quanto
illusorio! Dopo Auschwitz non è morto Dio, semmai è
rinata la nostalgia di Dio! Non è morta la metafisica e la
teologia ; al contrario, il loro studio diventa ancora più
essenziale per m capire il grande mistero della salvezza , più di
quanto lasciano sperare le ideologie , filosofie del potere
piuttosto che della verità e dell’essere!
Dio muore se muore dentro di noi la ricerca del l’amore e del
rispetto per il prossimo, se l’invidia, l’odio, l’egoismo,
la superbia, l’ingiustizia e il male prevarranno sul
bene, e la negazione sulla nostalgia di Dio !
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com