E’ bene che tutti sappiano che i precari inseriti nelle cosiddette “graduatorie a esaurimento” hanno vinto il concorso o i concorsi e che da allora hanno sempre insegnato. Che i precari ,giovani e forti, sono invecchiati dentro delle gabbie chiamate graduatorie ad esaurimento inseguendo instancabilmente i capricci di una classe politica che cambiava le regole del reclutamento dei docenti ogni anno, ricominciando ogni volta, studiando ogni volta, cambiando ogni volta metodologie e pratiche. Ogni volta hanno dovuto passivamente sorbirsi le farneticazioni di un sogno rivelatore, di una notte di mezza estate quasi insonne del ministro di turno, per risollevare le sorti di una scuola statale sempre più depauperata di risorse.
Questi Docenti lavoratori a progetto, hanno così acquisito in decenni tutte le competenze professionali, tecniche e tecnologiche per formare le nuove generazioni , possono essere assunti a costo zero per la collettività. Ma i governi son sordi e ciechi, continuano gli scandali dei concorsi per dirigenti scolastici e nascono i test da settimana enigmistica, di puro nozionismo mnemonico,per abilitare i nuovi insegnanti. Continua il merito di essere l’amico dell’amico, dell’amico di turno.
Ma quest’ultimo governo, il governo dei saggi, dei tecnici che doveva porre fine ad anni e anni di sperpero nella pubblica amministrazione, che ha strombazzato che era finita l’epoca delle vacche grasse, che si dovevano fare i sacrifici, magari mandando i propri figli a scuola provvisti di carta igienica e possibilmente di sedia. che nella scuola non c’è più un euro, cosa fa? Spende 120 milioni di Euro per avviare l’ennesima macchina clientelare. E siccome sappiamo che il Ministro Profumo è persona competente e pragmatica, lo invitiamo a svelarci a chi ha dovuto cedere per avviare questa mostruosità. Faccia outing, lo dica da quali settori sono arrivate le pressioni, perché è veramente impossibile che possa credere davvero a quello che ha annunciato.
Per questi motivi i lavoratori precari della scuola denunciano questa assurda campagna di disinformazione, denunciano l’assenza dei loro rappresentanti come cittadini e lavoratori ed invitano tutti i cittadini italiani a reagire con sdegno, invitano i giovani a non cadere nella trappola delle promesse, invitano a non proseguire con l’ennesimo sperpero di denaro pubblico che invece di garantire virtù e nobiltade è causa di un’ulteriore speranza di una generazione che con noi è già stata svanita. Abbiate la creanza di non illudere le nuove generazioni con la bugia del merito.
I lavoratori precari della scuola gridano a gran voce il loro
NO AL CONCORSO NELLA SCUOLA STATALE
Noi non chiudiamo le porte all’innovazione, al merito, a
maggiore professionalità ma il
concorso nella scuola, così come concepito, rappresenta un
ritorno al passato e non un passo verso il futuro.Per questo invitano tutti i lavoratori precari e non della scuola, ma anche e soprattutto tutti i cittadini italiani, a prendere coscienza e partecipare a tutte le mobilitazioni che saranno avviate nelle più grandi città d’Italia e che culmineranno con una manifestazione a Roma entro la prima metà del mese di settembre.
Rete Precari Scuola Sicilia
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