A meno di un mese
dall'apertura dell'anno scolastico, le famiglie italiane hanno iniziato
a fare i conti con il «caro scuola»: a fronte di aumenti previsti pari
al 3,2%, con una spesa per alunno di circa 995 euro tra libri e
corredo, si moltiplicano i consigli per combattere il «salasso»:
accertarsi che la scuola abbia rispettato i tetti di spesa del
ministero dell'Istruzione quanto ad adozione dei libri di testo,
rivolgersi ai grandi magazzini, non comprare prodotti griffati,
verificare se esistono testi usati e se è possibile l'acquisto on line.
SPESA IN CRESCITA. Secondo
l'Osservatorio nazionale Federconsumatori, per il materiale la spesa
passerebbe da 461 euro del 2011 ai 488 del 2012 (+6%).
Ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi degli zaini
trolley, gli astucci pieni (dei cartoni e di marca).
Per i libri più due dizionari, invece, si spenderebbero 507 euro per
ogni ragazzo, il +5% rispetto al 2011.
EVITARE MARCHE COSTOSE. Ci sono
comunque diverse possibilità da percorrere per abbattere questi costi.
La redazione del sito studentesco Skuola.net consiglia di «controllare
che la scuola abbia rispettato i tetti di spesa stabiliti dal Miur;
prediligere gli e-book; acquistare i testi presso i grandi magazzini,
on-line o usati; cercare di risparmiare sulla cartoleria evitando le
marche troppo costose».
VERIFICARE CIÒ CHE GIÀ SI POSSIEDE.
Secondo i responsabili del sito spenderemeglio.it, la prima cosa da
fare è un'indagine preliminare: al fine di «evitare inutili sprechi,
verifichiamo il materiale che il bambino già possiede e può essere
tranquillamente utilizzato per un altro anno». Fatto questo si passa
agli acquisti: per quelli «di zaini, astucci, diari, quaderni, matite e
quant'altro meglio recarsi in un grande supermercato piuttosto che
nella cartoleria sotto casa»: in questo modo, rivolgendosi ai grandi
distributori, si arriva ad abbattere il prezzo «fino al 20-30%».
Solo per zaini e astucci un altro consiglio è di «non cedere alle
richieste dei nostri figli e scegliere modelli di marche non troppo
famose». Per quanto riguarda i testi l'indicazione è quella di
«acquistare libri usati, anche on line».
LIBRI LOW COST. A tal proposito
vale la pena ricordare il portale Libri Gratis, iniziativa avviata dal
Codacons nel 2010: per accedere al data base basta registrarsi
gratuitamente, consultare gli annunci pubblicati o inserirne di nuovi.
Ma il progetto che negli ultimi anni ha avuto maggiore fortuna è Book
in Progress, avviato dall'istituto superiore Majorana di Brindisi, alla
cui realizzazione partecipano on line oltre 300 autori-docenti.
All'iniziativa, di recente ricordata anche dal ministro dell'Istruzione
Francesco Profumo, hanno aderito quasi 30 scuole: sono loro stesse che
provvedono a stampare i libri, per i quali si chiedono cifre non
superiori ai 15-20 euro ciascuno. L'auspicio è che anche le altre
scuole si adeguino al sistema.
Lettera43.it