Prima della pausa
estiva il Ministro Francesco Profumo, come già in altre occasioni, ha
inviato una lettera agli studenti, ai professori, ai dirigenti e a
tutto il personale amministrativo e tecnico. Insieme agli auguri di
buone vacanze, si legge nel messaggio del Ministro la ferma volontà di
continuare il cammino in salita per una migliore qualità della scuola
italiana e del sistema istruzione e formazione.
Il Ministro ha avuto modo, in questi mesi di governo della scuola, di
apprezzare il “grande giacimento di risorse interiori, fatte di
generose disponibilità e di grandi slanci” che custodisce la
comunità scolastica nazionale con il contributo delle singole
unità scolastiche.
Cominciando a svolgere “i compiti per le vacanze”,
assegnati ai Ministri del Capo del Governo, in vista della
riunione del 24 agosto, ultimo round del Governo prima dell’avvio della
campagna elettorale per le elezioni del 2013, annuncia le
innovazioni tecnologiche e le procedure informatiche che
dovrebbero alleggerire il servizio amministrativo della scuola, dalle
iscrizioni alle pagelle.
La nuova “nuvola della scuola” che disegna nel cielo azzurro una scuola
digitalizzata, ed una didattica tutta innovativa, è certamente un
positivo auspicio che è bene continuare a sperare.
“Gli ideali sono come la stella polare che, anche se irraggiungibile,
indica la retta via”, è questo un aforisma che insieme a quello “se
puoi sognarlo, puoi farlo” guida il Ministro e dovrebbe guidare anche
tutti gli operatori della scuola, maestri di ottimismo e di positività
per gli studenti.
”La felicità, infatti, consiste nel desiderare quello che si ha"
come afferma, Ennio Flaiano ed il Ministro mentre apprezza
quel che ha, sognando “cieli nuovi e terre nuove”.
L’eliminazione del cartaceo nelle procedure amministrative, come già
avvenuto con gli esami di stato, utilizzando le prove telematiche, è
uno dei traguardi che il ministro Profumo intende conseguire, pur fra
tanti ostacoli e obiettive difficoltà, specie per la mancata
preparazione del personale nel saper gestire e usare la didattica on
line.
L’annunciato nuovo concorso che dovrebbe fare spazio a docenti giovani
e si spera anche ben preparati, grazie ai corsi TFA, dovrebbe
consentire un volontario pensionamento anticipato di coloro che a
scuola non ci stanno bene e sono stanchi di una scuola che dovrebbe
diventare “nuova”, ma si conserva sempre “vecchia”.
Come si legge sui giornali l’autunno caldo che ci attende
coinvolgerà anche il sistema scolastico; registrerà, infatti, la
chiusura di alcune scuole, a seguito del dimensionamento, come
d’altronde avviene nel settore commerciale attraverso la chiusura di
numerosi punti vendita, e poi ancora con la chiusura di ospedali,
tribunali e scali aeroportuali, poco produttivi.
Il Ministro cita tra le novità apportate: il sito Universitaly e
il programma “Scuola in chiaro” ed inoltre il sistema di
reclutamento universitario mediante l’abilitazione nazionale,
indirizzando lo sguardo verso il traguardo competitivo di “scuola
d’Europa”, certamente un nobile ideale, ma che comporta una
“sfida ardua” che solo se saremo uniti potrà essere superata.
L’auspicio finale della lettera del Ministro prima delle ferie è
certamente un buon augurio, ma nello specifico regionale si fanno conti
con i docenti in esubero, con il concorso per dirigenti che rallenta,
anche per i continui ricorsi, con il personale inidoneo che se entra a
far parte degli uffici di segreteria sarà un vero disastro per il buon
funzionamento della scuola; altro che scuola di qualità, così facendo
l’Europa resta disegnata sulla carta geografica.
Dopo Ferragosto vedremo quali nuovi sfide dovrà superare la
“fragilità italiana” che come dice il Ministro a volte è usata
come alibi, altre volte come reale ostacolo.
La logica del risparmio, dei tagli, della riduzione, anche se
necessaria e indispensabile spesso costituisce un reale ostacolo,
specie se vengono a mancare le risorse necessarie.
Solo i Comuni virtuosi hanno ad esempio provveduto in tempo
all’arredo scolastico per il nuovo anno e i problemi emergenti sono in
agguato. Dove tutto ciò non è avvenuto i problemi di carenze
strutturali e di servizi rimangono e ben presto si manifesteranno,
provocando azioni di proteste e di contestazioni.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it