I Giudici ci
hanno dato ragione: era il 1° settembre 2009 la data in cui i
ricorrenti pettine dell'ANIEF dovevano essere immessi in ruolo. Così
hanno deciso definitivamente i Tribunali di Catanzaro, Torino e Milano
esprimendosi su alcuni ricorsi patrocinati dal nostro sindacato avverso
le graduatorie 2009/2011 in cui il MIUR inventò la controversa “coda
della vergogna”. Gli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando la
rete di legali ANIEF sul territorio, ottengono cinque vittorie in pochi
giorni e la condanna del MIUR alle spese legali. È notizia di pochi
minuti fa l'accoglimento pieno di alcuni ricorsi seguiti presso il
Tribunale di Torino dagli Avvocati ANIEF Giovanni Rinaldi e Angelo
Maurizio Ragusa in cui i Giudici continuano a dar loro ragione e
retrodatano i contratti a tempo indeterminato stipulati da tre
ricorrenti ANIEF a far data dal 1° settembre 2009. La condanna alle
spese per il MIUR ammonta a 5.400 Euro totali. Presso il Tribunale di
Milano l'Avvocato ANIEF Maria Adamo, compie un ottimo lavoro e,
difendendo le posizioni portate avanti dall'ANIEF, ottiene piena
ragione sul MIUR che viene condannato a retrodatare al 2009 il
contratto a tempo indeterminato stipulato con il ricorrente e a pagare
1.800 Euro di spese di lite. L'Avvocato Ida Mendicino ci comunica che
anche il Tribunale di Catanzaro ha accolto un ricorso ANIEF condannando
il MIUR all'immediata immissione in ruolo di un nostro iscritto con
decorrenza giuridica 1° settembre 2009 e al pagamento di 1.500 Euro di
spese legali. Aveva ragione l'ANIEF. Avevano ragione i nostri iscritti
quando, ascoltando il nostro Presidente Marcello Pacifico, si sono
subito opposti al collocamento “in coda” nelle GaE 2009/2011 che il
MIUR aveva imposto ai docenti precari senza riguardo alcuno per il
merito e l'esperienza pregressa fatta di anni di sacrificio e di
lavoro. I diritti negati caparbiamente dal MIUR gli sono costati 8.700
Euro di spese legali; “Chi sbaglia paga!”, verrebbe da dire.
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