Egr. Associazione Sindacale,
che Vi scrive è un precario della scuola, un precario stanco che ha
passato gli ultimi sei anni della sua vita inseguendo il sogno che ha
sempre avuto fin da bambino, quello di poter insegnare; e per
realizzarlo ha dovuto fare enormi sacrifici. Nonostante la malattia
contro cui lotto da ormai dieci anni, ho dovuto infatti lasciare la
famiglia, gli affetti, il sostegno materiale e morale delle persone
care e affrontare in totale solitudine tutti gli ostacoli, piccoli e
grandi, che la precarietà fisica inevitabilmente mi ha posto dinanzi.
Ogni giorno ho svolto il mio lavoro di insegnante con passione, serietà
e modestia, confidando in un sistema amministrativo che avesse almeno
la sensibilità di rispettare questi sacrifici; e credo che molti di noi
potrebbero raccontare storie simili, fatte di rinunce e di fatica.
Invece, con profonda delusione, ho dovuto constatare anno dopo anno che
il nostro mondo, quello che sta in “basso”, quello di chi nella scuola
ci lavora, viaggia su un binario parallelo a quello del mondo che sta
in “alto”, quello di chi invece la scuola la amministra. E così io e
molti miei colleghi ci siamo trovati di fronte a un vero e proprio
paradosso: noi che la scuola la facciamo davvero avvertiamo che le
nostre vite sono regolate da dettami spesso illogici, percepiamo
quotidianamente che le nostre esistenze sono in balìa di interessi
politici ed economici che sembrano non tenere nella benché minima
considerazione i nostri sentimenti, le nostre emozioni, il nostro
impegno, i nostri sacrifici; ci appaiono decisioni calate dall’alto,
ineluttabili, alienanti, che non fanno altro che alimentare il nostro
senso di frustrazione.
Questo che ho appena descritto è lo sfondo di un progetto che è partito
da me, ma che nel giro di tre settimane è riuscito a convincere oltre
3600 docenti, dando vita ad uno dei Gruppi Facebook più numerosi e più
attivi nella lotta per la tutela dei diritti di noi insegnanti precari.
Il Gruppo “Difendiamo il piano triennale di immissioni in ruolo” nasce
proprio da un senso di rifiuto di fronte alla frustrazione di cui ho
parlato prima, dall’idea cioè che il nostro destino venga regolato da
decisioni assurde e prive di logica, e mira a unirci tutti nella
persecuzione di un obiettivo comune, che è quello della stabilizzazione
e della difesa del piano triennale di immissioni in ruolo siglato lo
scorso anno.
Nel corso di tre settimane abbiamo promosso numerose iniziative per
sensibilizzare il mondo politico, sindacale e l’opinione pubblica alla
questione del piano triennale. Grazie all’impegno di molti colleghi
abbiamo contattato in modo massiccio politici (Presidenza del
Consiglio, Presidente della Repubblica, Commissioni Cultura, Finanze e
Bilancio di Camera e Senato, Collaboratori del MEF, MPA e MIUR,
esponenti del mondo politico da sempre attivi nella tutela dei diritti
di noi precari), sindacati e media; abbiamo promosso anche una
petizione, firmata da più di 3000 docenti (link
http://petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2012N25834); abbiamo
anche stilato di nostro pugno numerosi documenti divulgativi in cui
abbiamo espresso in modo lineare, sintetico e a nostro avviso
inconfutabile quelle che sono le nostre argomentazioni a sostegno del
rispetto del piano triennale. Noi tutti speriamo che il nostro lavoro
possa offrire un valido contributo affinché il piano venga rispettato e
le nostre vite non vengano più dilaniate da provvedimenti alienanti e
assurdi; perché è assurdo pensare a nuovi sistemi di reclutamento per
noi docenti se di base non vi è un progetto stabile e condiviso di
assunzioni; perché qualsiasi proposta finirebbe per diventare una
semplice congettura fine a se stessa.
Vi trasmetto anche il nostro manifesto, che è una sintesi chiara e
lineare delle argomentazioni che sosteniamo a difesa del pieno
triennale, nella speranza che possiate condividerlo e utilizzare le
nostre idee per difendere i diritti di noi precari al tavolo delle
trattative. Nelle dichiarazioni che il Ministro ha rilasciato finora
abbiamo sempre sentito parlare di 12000 immissioni previste per
quest’estate, ma 12000 sono appena la metà dei posti disponibili
quest’anno! A questo riguardo noi tutti tra l’altro ci chiediamo quale
possa essere questa abnorme differenza di spesa tra 12000 e 20000
assunzioni, visto che gli 8000 posti di scarto dovrebbero essere in
ogni caso coperti da personale precario, pagato con regolare stipendio
(ferie non godute comprese). Ci siamo stancati di essere presi in giro,
esiste una LEGGE che sancisce immissioni su tutti i posti disponibili
per tre anni e pretendiamo che il Governo la rispetti; a maggior
ragione perché l’esperienza anche recente ci insegna che, se c’è la
volontà politica, tutto si può fare e le risorse necessarie si trovano,
soprattutto perché parliamo di assunzioni con numeri realmente irrisori
(20000 immissioni per noi docenti a dispetto di oltre 200000 precari
iscritti nelle graduatorie a esaurimento). Per una volta, dopo i tagli
mozzafiato nel comparto scuola, vorremmo che il Governo garantisse
qualche risorsa anche a noi! E se davvero i soldi non ci sono,
iniziassero i nostri dirigenti politici a dare il buon esempio e a
tagliarsi qualche privilegio. In questo momento di crisi, in cui a
tutti viene chiesto di fare sacrifici, sarebbe un gesto davvero molto
nobile nei confronti di noi lavoratori.
Ringraziando per l’attenzione e sperando che il nostro lavoro
(manifesto e petizione) possa rappresentare un valido contributo a
sostegno della Vostra lotta sindacale, porgo cordiali saluti.
Luigi Mandolini
Fondatore del Gruppo Facebook “Difendiamo il piano triennale di
immissioni in ruolo”
http://www.facebook.com/groups/367366913318615/
MANIFESTO GRUPPO FB “DIFENDIAMO IL PIANO TRIENNALE DI IMMISSIONI IN
RUOLO”
Il Ministro Profumo è molto impegnato a definire le modalità per i
prossimi concorsi e anche a programmare le immissioni in ruolo, ma
quelle del 2013! Forse il Ministro non ricorda che:
1. Il 3 agosto 2011 gli ex Ministri Gelmini, Tremonti e Brunetta hanno
sottoscritto un DECRETO interministeriale (piano triennale di
immissioni in ruolo), PUBBLICATO IN G.U. il 26/10/2011, che prevede PER
IL TRIENNIO 2011/12, 2012/13 e 2013/14 l'ASSUNZIONE di noi precari SU
TUTTI I POSTI VACANTI E DISPONIBILI in ciascun anno; si tratta di una
LEGGE VIGENTE DELLO Stato;
2. I POSTI VACANTI E DISPONIBILI CI SONO: ormai sappiamo con certezza
che il numero dei pensionamenti è pari a 20000 unità (se non di più);
3. LA COPERTURA FINANZIARIA C’È: L'anno scorso il MEF, per concedere le
immissioni su tutti i posti disponibili, HA CHIESTO A NOI DOCENTI DI
RINUNCIARE AL PRIMO GRADONE STIPENDIALE (0-2 anni). Si tratta quindi di
immissioni A COSTO ZERO, anche perché sarebbero posti per cui lo Stato
dovrebbe pagare comunque uno stipendio ai precari per garantire il
regolare funzionamento del servizio scolastico; non essendo più
previsti tagli agli organici questi posti sono infatti STABILI;
4. il problema del precariato scolastico è risolvibile IN UN UNICO
MODO, cioè ASSUMENDO ogni anno il NUMERO MASSIMO possibile di docenti,
altrimenti parlare di soluzioni per i precari è solo aria fritta;
5. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo appare
oltremodo INSENSATO SPENDERE RISORSE PUBBLICHE PER UN CONCORSO DI
DUBBIA UTILITÀ, visto che questo sarebbe rivolto esclusivamente a noi
vecchi precari, che siamo già inseriti in graduatorie utilizzate per le
immissioni in ruolo e che quindi verremmo comunque assunti nel giro di
qualche anno; sembrerebbe invece MOLTO PIÙ LOGICO UTILIZZARE QUESTE
RISORSE FINANZIARIE PER ASSUMERE STABILMENTE UN NUMERO MAGGIORE DI
DOCENTI, partendo dalle immissioni in ruolo di quest’estate;
6. Assumere personale significa GARANTIRE alla scuola STABILITÀ e
CONTINUITÀ, elementi che vanno di certo a VANTAGGIO dei nostri studenti.
Tutto questo vogliamo ricordare al Ministro con un'azione collettiva
che mira a sensibilizzare alla questione forze politiche,
organizzazioni sindacali e media. CONTRIBUISCI ANCHE TU ALLA CAUSA!
perché stavolta è fuori da ogni dubbio che ABBIAMO RAGIONE SU TUTTA LA
LINEA! NON SIAMO PIÙ DISPOSTI AD ACCETTARE L’ENNESIMA VIOLAZIONE DEI
NOSTRI DIRITTI! PRETENDIAMO SOLO IL RISPETTO DELLA LEGGE!
Luigi Mandolini
luigimandolini@tiscali.it