Comunicato ANP
http://www.anpsicilia.net
Il 22 giugno 2012, dalle ore 15,30, si è tenuto l'incontro tra le O.O.S.S. e il Direttore generale dell'USR Sicilia dott.ssa Altomonte.
Erano presenti i rappresentanti dell'ANP, della FLC CGIL, della CISL SCUOLA, della UIL. e SNALS.
La direzione ha proposto una nuova bozza della prossima circolare sulla mobilità, redatta al fine di garantire la trasparenza, la correttezza e l'efficienza delle operazioni ed integrata e modificata a seguito del confronto avvenuto nell'incontro del 22 giugno scorso.
La stessa direzione, nel ricordare di non potere prescindere da quanto previsto nella nota del MIUR del 13 giugno 2012 prot. n. 4488 e nella ipotesi di Contratto Integrativo Nazionale sottoscritto il 5 giugno 2012 dalle organizzazione sindacali (fatta eccezione per ANP), ha illustrato il dettaglio dei criteri di valutazione delle istanze di mobilità e dei nuovi indicatori che sono stati oggetto di diverse posizioni.
I criteri, che saranno applicati nelle diverse fasi, terranno conto:
- dell'anzianità di servizio ( da 1 a 5 anni P. 1,50 - da 6 a 10 anni P. 3,00 -oltre 10 anni P. 4,50)
- dell'anziantà di servizio nel ruolo di direttore didattico/preside ( da 1 a 5 anni P. 0,5 - da 6 a 10 anni P. 1 - da 11 anni P. 1,50)
- dell'anzianità di servizio nel settore formativo corrispondente a quello richiesto ( da 1 a 5 anni P. 0,5 - da 6 a 10 anni P. 1 - da 11 anni P. 1,50)
- della riduzione percentuale del tasso di dispersione scolastica nell'ultimo triennio, in rapporto alla media regionale del settore di riferimento dell'istituzione scolastica (dallo 0 al 5% P. 0,25 - superiore al 5% P. 0,50)
- ideazione e realizzazione in autonomia, in qualità di capofila, di progetti in rete con la partecipazione di almeno 10 scuole e partner esterni (per un progetto P. 0,50)
- servizio prestato quale incaricato di presidenza (- di 5 P. 0,15 ; + di 5 P. 0,30)
- servizio di insegnamento prestato nel settore formativo richiesto (- di 5 P.0,10; + di 5 P. 0,20)
- eventuale valutazione da parte del direttore generale di competenze ed esperienze particolarmente significative non ricomprese tra i criteri precedenti (P. 1).
La direzione si è impegnata a pubblicare a stretto giro l'elenco delle scuole disponibili per le operazioni di mobilità accertate alla data della pubblicazione della circolare sulla mobilità e a rendere note le fasce di complessità delle scuole di nuova formazione, che si renderanno disponibili per dette operazioni .
La domanda dovrà essere presentata sia in formato telematico sia inviata a mezzo posta e potrà contenere fino ad un massimo di 10 preferenze.

Comunicato CISL SCUOLA
Mobilità Ds Sicilia tra luci ed ombre. Imminente circolare ed allegati
( www.cislscuolasicilia.it
La bozza dell’Amministrazione presenta luci ed ombre che hanno determinato spesso confronti molto duri al tavolo non solo tra le singole OO.SS. e l’Amministrazione, ma anche tra gli stessi rappresentanti sindacali. Una circostanza che non era mai accaduta in Sicilia e che ha fatto emergere filosofie diverse sulla vision e sul ruolo dirigenziale ed in particolare sui principi ispiratori della mobilità che non dovrebbero essere legati solo a regole assunte come vincoli piuttosto che risorsa, a punteggi e punticini vari.
Complimenti per l’Amministrazione che per la prima volta negli anni è riuscita a spaccare il fronte sindacale una volta unitario!
Se ne poteva fare a meno se l’Amministrazione avesse attenuato la sua intransigenza su alcuni punti ed avesse accolto le delicate questioni che erano state portate al tavolo; quanto meno si sarebbero evitati - durante tutta la lunghissima riunione - affiancamenti compiacenti da parte delle varie sigle con le proposte dell’Amministrazione, e numerosi conflitti verbali - in alcuni momenti davvero duri - tra le stesse sigle e l’Amministrazione.
A parte le fonti normative citate in premessa della circolare, questi gli elementi che si possono anticipare:
- Termine ultimo di presentazione delle domande regionali: 6 luglio p.v.
- Le istanze saranno inviate on-line alla casella di posta movimentids.sicilia@istruzione.it e inviate sul carta sempre entro tale data unitamente al curriculum vitae e tutta la documentazione attestante le eventuali precedenze.
- Non si procederà a mobilità volontaria nei confronti dei Ds mantenuti in servizio oltre il 65mo anno di età e quelli che compiranno il 64° anno entro la data del 31 agosto 2013.
- Sarà possibile esprimere fino a 10 preferenze sia specifiche, per singola istituzione scolastica, che sintetiche, per comune o provincia.
- Titoli di precedenza: Legge 104/92 (artt. 21 e 33), mandato amministrativo in corso, residenza nella provincia richiesta.
- Criteri di valutazione della domanda: anzianità di servizio nel ruolo, anzianità di servizio nel ruolo di direttore didattico/preside, anzianità di servizio nel settore formativo corrispondente a quello richiesto, riduzione percentuale del tasso di dispersione scolastica in rapporto alla media regionale con riferimento all’ultimo triennio, ideazione e realizzazione in autonomia, in qualità di scuola capofila, di progetti in rete con la partecipazione di almeno 10 scuole e partner esterni, servizio prestato quale incaricato della presidenza, servizio di insegnamento prestato nel settore formativo richiesto, eventuale valutazione da parte del Direttore Generale di competenze ed esperienze particolarmente significative non ricompresse nei criteri precedenti.

- Premesso che è fatta salva la facoltà dell’USR di procedere al mutamento di incarico per esigenze dell’Amministrazione, a parità di condizioni, va riconosciuta la priorità al Ds che abbia maturato nell’attuale sede di servizio un maggior numero di anni e/o si impegni a permanere per almeno 2 incarichi consecutivi nella sede richiesta; nel caso di ulteriore parità, sarà preferito il Ds più anziano di età.
- Le fasi: 1) conferma di incarico in continuità di servizio senza specifica domanda da parte dell’interessato; 2) assegnazione di nuovo incarico ai Ds coinvolti nelle operazioni di fusione e accorpamento delle istituzioni scolastiche, ai sensi della nota ministeriale n. 4488/2012; 3) assegnazione di nuovo incarico ai Ds in servizio presso le scuole sottodimensionate ai sensi dell’art. 19, co. 5 della Legge 15 luglio 2011, n° 111 modificata dalla Legge 12 novembre 2011, n° 183; 4) conferimento di nuovo incarico ad assegnazione degli incarichi ai Ds che rientrano dal collocamento fuori ruolo, comando e utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero; avranno titolo a partecipare a questa fase delle operazioni, oltre che i Ds in scadenza di contratto al 31 agosto 2012 anche coloro che per effetto di mobilità obbligatoria, sono stati assegnati con decorrenza 1° settembre 2011 su una sede non richiesta; 5) mutamento di incarico e assegnazione di sede, a domanda, in pendenza di contratto per motivate esigenze; 6) mutamento di incarico in casi eccezionali; 7) mobilità interregionale.
Fin qui le anticipazioni sulla circolare.
I momenti di maggiore confronto/scontro dialettico si sono avuti sulla posizione dell’USR che ha dichiarato preliminarmente di volersi attenere al CCNI senza alcuna deroga, e soprattutto senza tenere conto che la sequenza nazionale non prevede, né poteva, l’anomala situazione siciliana con una notevole quantità di scuole sottodimensionate e con Ds soccombenti loro malgrado. Eppure il no è stato fermo, un arroccamento sul Contratto nazionale: nessuna possibilità di adeguamento delle disposizioni vigenti alla nostra realtà con integrazioni al CCNI fin dove possibile, nessuna possibilità di stipula di contratto annuale, ma solo l’impegno verbale dell’Amministrazione a consentire, anche l’anno prossimo, la mobilità a coloro che si troveranno ad essere preposti su una sede non richiesta.
Scontato che i punti di maggiore criticità si sono determinati sui criteri di valutazione della domanda. L’Amministrazione intende dare un “peso” a ciascuna voce individuata senza tenere conto che qualcuna di esse non solo è opinabile, ma anche non pienamente conforme al principio della pari concorrenza tra gli aspiranti a mobilità volontaria o coatta. Si tratta di un mix di punteggi interi e frazioni di essi, agiti in nome di un principio di trasparenza, che potrebbero risultare ininfluenti o critici e tali da consentire al Direttore Generale, alla fine, di applicare il punto più discusso: “valutazione da parte del Direttore Generale di competenze ed esperienze particolarmente significative”.
Ma al di là dei punticini (troppi, almeno a parere di chi scrive questo commento!) con cui l’Amministrazione vuole procedere per “pesare” le varie voci (prima indicate con ordine alfabetico, poi con la spunta, ma alla fine sempre di priorità - quanto meno mentale - si tratta, essendo in sequenza!) quello che non si può condividere è la scelta delle stesse senza voler tenere conto dei punti deboli insiti in alcune di esse che chi scrive ha evidenziato nel corso della riunione.
Vediamoli con obiettività ed a “bocce ferme”.
Scontato che il servizio prestato debba avere un certo “peso” ed è altrettanto scontato che debbano avere lo stesso “peso” il servizio prestato da ex direttore didattico/preside e il servizio nel settore formativo richiesto; quello che appare meno scontato è l’ipotesi di associare (e quindi apprezzare in termini quantitativi) il calo della dispersione scolastica (come se dipendesse solo da Dirigente!) senza tenere conto delle variabili che tipicizzano la scuola primaria e secondaria di I grado rispetto alla scuola secondaria di II grado laddove i corsi di F.P. ed i diversi percorsi formativi a cui accedono gli alunni senza formalizzazione di N.O. nelle scuole d’origine, possono accrescere il fenomeno della dispersione scolastica malgrado gli sforzi istituzionali fatti, anche per colpa di una inesistente anagrafe scolastica regionale, correlata alla mancata legge sul diritto allo studio ed alla formazione, che dovrebbe prendere in carico e seguire gli alunni dal loro ingresso nel sistema scolastico (scuola dell’infanzia) fino all’uscita dallo stesso, se non fino alla prima occupazione stabile e quindi azzerare quelli che risultano finora come abbandoni.
Accolta la richiesta di chi scrive di legare il bonus alle scuole capofila di progetti in rete a condizione che emerga la fase ideativa e di realizzazione in autonomia e non solo la mera gestione amministrativo-contabile.
Gli scontri verbali maggiori tra le altre OO.SS. e l’Amministrazione si sono avuti sul riconoscimento del bonus per gli anni di incarico di presidenza. Chi scrive, pur nella piena consapevolezza di riconoscere la qualità del servizio svolto da parte dei presidi incaricati, in termini di esperienza e formazione, ha sostenuto con forza il principio che negli anni passati tale beneficio era stato riservato quasi esclusivamente ai docenti provenienti dalla scuola secondaria di I e II grado piuttosto che ai docenti laureati della scuola dell’infanzia e primaria. Alla data odierna, pertanto, riconoscere tale benefit – vuoi che il punteggio sia minimale o meno - significa non mettere tutti i Ds sulla stessa linea di partenza. Un discorso chiaro e semplice che l’Amministrazione non ha voluto accogliere e soprattutto che non ha capito qualche sigla sindacale che non ha tenuto conto della situazione delle presidenze soccombenti che dovrebbe esigere che tutti i Ds coinvolti siano messi nelle stesse condizioni!
Altri discorsi pesanti si sono fatti sul riconoscimento di un bonus sul servizio prestato da docente che, nel caso in specie, rischia di segmentare ancora di più i Ds in fase di mobilità. Su questo punto chi scrive ha preso netta posizione contro, sottolineando che non comprendeva quale “peso” potesse avere oggi l’espletamento della funzione docente svolta dieci-venti anni addietro nel settore! Le risposte non sono state affatto convincenti.
La parte finale della lunghissima, estenuante quanto inutile discussione, per certi versi, è stata centrata sulla “valutazione delle competenze”. Scontata la discrezionalità del Direttore, ma era stato chiesto che detta valutazione avesse luogo secondo “criteri oggettivi”; aver “scalato” il budget del punteggio sulla voce, infatti, non toglie nulla a quanto fatto rilevare da chi scrive questa nota di commento: il potere discrezionale non può prescindere da criteri, soprattutto perché allo stato attuale non si comprende se, come e quanto il Direttore “peserà” un’esperienza, un progetto/percorso, una specializzazione, una pubblicazione piuttosto che un’altra.
E qui tutti a sbracciarsi a dire la loro palesando - anche attraverso le parole - una preoccupante dissonanza di tipo linguistico e cognitivo sul concetto di oggettività che in sostanza significa solo imparzialità, senza pre-giudizi e con equità.
(ninni bonacasa)