E' il momento
del riposo per i circa cinquecentomila sutdenti impegnati negli esami
di maturità. Si ricomincia lunedì, 25 giugno, con la terza prova
scritta, da anni meglio nota come "il quizzone". Intanto si riparla del
"quizzone" al capolinea. Non sono certamente a favore del "fine
percorso" gli studenti che di fronte alla prospettiva di sostituire
l'attuale terzo scritto della Maturità con una prova nazionale stile
Invalsi-Terza media esibiscono pollice verso: il 70% è contrario perché
teme un esame più difficile. E' dalla gestione Gelmini che si parla di
rimpiazzare il terzo scritto della Maturità, messo a punto dalle
singole commissioni, con un test nazionale realizzato dall'Invalsi
analogamente a quanto già avviene per l'esame che chiude la secondaria
di primo grado. L'ex ministra pidiellina ne auspicava il debutto già
dalla Maturità 2013. Ma è assai improbabile che dal prossimo anno
arrivi questa novità. Roberto Ricci, responsabile del servizio
nazionale di valutazione (Invalsi), interpellato da Skuola.net,
rassicura la preoccupata platea: "una prova standardizzata alla
Maturità richiede tempi e studi. Già da ora si può affermare con
sicurezza che quando verrà introdotta, gli studenti lo sapranno fin dal
primo di settembre. A nessuno verrà richiesto di saltare un ostacolo in
più durante la corsa".
PRIMA LA SPERIMENTAZIONE - "Molto probabilmente nel 2013 - spiega Ricci
- verranno condotti esperimenti su base volontaria. Un test di questo
genere deve essere provato per individuare eventuali errori". Tra le
materie che potrebbero essere oggetto di questa prova, confermano
dall'Invalsi, non c'é ancora un orientamento preciso, tuttavia è molto
probabile che ci sia una prova di comprensione della lingua italiana e
una materia che caratterizza l'indirizzo. La situazione è ancora
fluida, lo stesso Ricci conferma: "stiamo ancora studiando la
situazione e non abbiamo ancora terminato". Ai maturandi 2013 Ricci
consiglia, comunque, di "fissare una data sul calendario: se entro la
mezzanotte del primo settembre non succede nulla, possono stare
tranquilli".
STUDENTI TEMONO NOVITA' - Da parte loro gli studenti sembrano non
essere troppo favorevoli a sostituire l'attuale terza prova d'esame
alla maturità con una prova Invalsi uguale per tutti. Attraverso un
sondaggio, a cui hanno partecipato circa 1200 studenti delle scuole
superiori, Skuola.net ha rilevato che circa sette studenti su dieci
hanno paura che un test nazionale predisposto dall'Invalsi possa essere
ancor più difficile dell'attuale prova multidisciplinare preparata da
ogni singola commissione esaminatrice.
...E PREFERISCONO LASCIARE LE COSE COME STANNO - Si sceglie dunque il
male minore. In fondo ora tra i professori che compilano la prova ci
sono anche alcuni commissari interni che conoscono il programma svolto
dalla classe. Con un test standardizzato, si alza il rischio che i
quesiti vertano su argomenti che sono stati poco approfonditi durante
l'anno.
SPARUTA MINORANZA SI SCHIERA PER CAMBIAMENTO - Solo il 16% dei ragazzi
si è mostrato favorevole al test Invalsi per la maturità, perché -
spiegano - in questo modo almeno si introdurrebbe un criterio di
valutazione omogeneo che non dipende dalla magnanimità della
commissione d'esame e nemmeno dalla predisposizione a mettere voti alti
di una scuola rispetto a un'altra.
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