Nel corso
dell’anno scolastico diverse sono state le lettere che il Ministro
Francesco Profumo ha inviato alla scuola, ai docenti e ai ragazzi.
Dalla lettera dopo il suo insediamento al Ministero e
recentemente dopo la tragedia di Brindisi che ha causato la morte di
Melissa Bassi, la lettera agli studenti prima degli esami e
la lettera dopo l’invio del plico telematico per gli esami di
maturità.
E’ questo un modo semplice, ma significativo che rende il
Ministero vicino e accanto agli studenti, ai docenti ed ai
dirigenti, per condividere la fatica e gli sforzi compiuti per
registrare i successi raggiunti, per spronare i giovani ad un impegno
coerente nello studio.
Lo stile epistolare smorza i toni di un linguaggio infarcito di
burocratese e ben si presta ad una comunicazione diretta e immediata
che viene accolta con un atteggiamento diverso dalle tradizionali
circolari, nel tempo unici strumenti di relazione tra il Ministero e le
scuole.
Spesso si leggono, inoltre, tante lettere di presidi e docenti
indirizzati al Ministro con richieste e proteste, circa gli organici, i
posti di lavoro, le innovazioni restrittive di carattere
economico. Anch’esse meritano attenzione e diligente lettura.
Proprio la lettera del Ministro, prima degli esami di
Stato, letta e commentati ai ragazzi prima dell’arrivo telematico del
tema di italiano, ha preparato il terreno allo svolgimento della prima
prova scritta, aprendo lo sguardo al futuro dei giovani e alla crisi
del mondo giovanile.
Il commento alla citazione “il futuro appartiene a coloro che
credono nella bellezza dei propri sogni” ha offerto lo spunto per
inserire la prova di esame nel contesto di una tappa nel corso del
cammino e quindi proiettare lo sguardo al futuro, come ha ben scritto
uno studente del liceo classico Don Bosco di Catania.
Il sogno del Ministro di una scuola di qualità coincide con
il sogno di tutti gli operatori scolastici , ma non sempre si riesce a
portare a completa realizzazione il progetto sognato. Ostacoli e
barriere ne limitano lo sviluppo e la piena realizzazione.
Le parole affettuose di padre, di educatore, oltre che di
Ministro, a conclusione delle lettere, conferiscono un
senso di calore umano, di viva sensibilità e di particolare attenzione
al vissuto della scuola, fatta di persone dal cuore vivo e sensibile.
Fanno, inoltre,piacere agli operatori scolastici le dichiarazioni di
attenzione e di centralità della scuola , che il Ministro
rilascia nelle diverse interviste , specie quando viene dato pubblico
riconoscimento del lavoro silenzioso e dinamico della scuola militante,
che opera indefessamente per il bene dei ragazzi. Si auspica che
tali dichiarazioni non restino solo parole ed abbiamo un seguito
nel riconoscimento non solo verbale del merito professionale.
Negli esami di “maturità”, la prima con il plico telematico, si
registreranno ancora una volta le eccellenze dei nostri ragazzi e la
qualità delle nostre scuole, che … nonostante tutto sono belle e
producono buoni frutti.
Dopo gli esami si va in vacanza e già si attende la nuova lettera
augurale per il nuovo anno, sperando che possa iniziare meglio del
precedente.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it