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“Sogno di una notte di mezza estate” è uno dei testi più conosciuti della storia del teatro di tutti i tem pi, una eterna e universale macchina drammaturgica che per centinaia di anni è stata continuamente reinterpretata in ogni terra e in ogni tempo. Perché è una favola cinica e spietata tra sogno e realtà, verità e menzogna. Sul palco vuoto pochi elementi ricordano un bosco astratto...e sullo sfondo la pittura ci conduce nel sogno.... La musica introduce un coro di per- sonaggi per far poi emergere la passione di Teseo per la bella Ippolita. Ma l’incanto si rompe: arrivano Teseo, Ermia (figlia di Egeo) che ama Lisandro, il promesso sposo Demetrio che la ama non riamato, il reietto Lisandro, che non ha i favori del padre di Ermia, e, in disparte, la disperata Elena, che ama De- metrio, non riamata. Un editto crudele condanna Ermia ai voleri del padre, la commedia viene ferita dalle leggi dell’uomo che piegano i voleri naturali dei quattro adolescenti, l’inconscio prende il sopravvento (...) . Nel bosco della coscienza si dipanano le vicende d’amore che vedono i quattro adolescenti scoprire il desiderio, l’invidia, il rifiuto, la passione, la violenza, l’odio (...). Shakespeare prepara progressivamente il proprio terreno dall’esatto rovescio, aderisce al titolo entrando dalla porta del sogno nel mondo degli umani e niente, come un sogno, può essere tutto e il suo contrario (...). Oberon e Titania, il re degli elfi e la regina delle fate, anche loro si disputano un amore ma gli effetti delle energie che sprigionano assumono l’aspetto di apocalittiche catastrofi (...) . Il genio di Shakespeare irrompe, le parole diventano musica, due nuovi strumenti a contrappunto cominciano a spostare l’evento narrato nel territorio della comme- dia crudele, fantastica, surreale, Puck decide le sorti dei quattro ragazzi muovendoli con i colpi beffardi delle sue malefatte...Poi irrompe la compagnia degli attori che amplifica a dismisura il gioco del teatro nel teatro e racconta involontariamente la storia di un amore assoluto, quello per l’arte... Progetto grafico di Melania Basile e Salvo D’Urso.
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