Attimi di paura oggi all’uscita di scuola in un istituto di Giarre. Un uomo, un ambulante di 43 anni, Alfio Parisi, si è barricato dentro la scuola media Renato Guttuso in via Trieste, inseguito da due uomini armati che hanno cercato di sfondare l’ingresso per poi fuggire all’arrivo dei carabinieri. I testimoni raccontano di alcuni colpi di pistola esplosi dai malviventi, ma fortunatamente non c’è stato nessun ferito. Intorno alle 13:30, Parisi si trovava in viale Libertà, strada al centro della cittadina ionica dove stazionano quotidianamente diversi venditori ambulanti di frutta e verdura. Dopo essere stato avvicinato e malmenato da due uomini, è riuscito a fuggire verso la vicina via Trieste dove ha trovato rifugio nella scuola media annessa al liceo artistico Guttuso.
«Si è catapultato dentro chiudendosi le porte alle spalle – racconta il preside Alfredo Pappalardo – è successo tre minuti prima del suono della campanella, quando i ragazzi erano pronti per uscire». Nella scuola è scattato immediatamente il piano di emergenza: gli alunni sono stati fatti rientrare immediatamente nelle classi e sono stati allertati i carabinieri della compagnia di Giarre, sopraggiunti nel giro di pochi minuti. I due malviventi nel frattempo hanno raggiunto l’ingresso dell’istituto e si sono scagliati contro la porta con calci e pugni. I testimoni raccontano di aver sentito anche alcuni spari. Sul posto sono stati ritrovati due proiettili inesplosi. Soltanto l’intervento dei carabinieri ha fatto desistere i due che sono scappati a bordo di un motorino rubato ad un ragazzino che aspettava la fidanzata davanti all’istituto.
Secondo la ricostruzione di alcuni presenti, i malviventi sarebbero stati quattro, ma due sarebbero rimasti appiedati per un guasto allo scooter su cui viaggiavano, non riuscendo a partecipare all’inseguimento. Sul caso indagano i carabinieri di Giarre che hanno fermato l’ambulante, già conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli precedenti, per provare a risalire all’identità delle persone coinvolte e ai motivi dell’aggressione. Diverse le piste seguite dagli inquirenti. Un aiuto sarebbe potuto arrivare dalle telecamere che si trovano proprio davanti all’ingresso della scuola, ma il sistema di videosorveglianza non è ancora attivo.