Personale della squadra mobile ha, quindi, arrestato Laura Sozzi per detenzione ai fine di spaccio di marijuana, in concorso con il marito, allo stato irreperibile.
Agenti dell’ “antidroga” avevano appreso che la coppia, dimorante in una casa situata all’interno dell’istituto scolastico, un tempo in uso al padre –defunto- della Sozzi, già custode della scuola, aveva intrapreso attività di spaccio di marijuana. Di qui la perquisizione domiciliare. Fatta irruzione nella casa al cui interno stava unicamente la donna, è stata svolta la perquisizione che ha consentito di rinvenire in un mobile della stanza da pranzo 1,400 kg della sostanza stupefacente in parte frazionata in quantitativi minori per la vendita al dettaglio. Unitamente alla droga è stato rinvenuto materiale per il confezionamento, un bilancino elettronico e un “quadernone” su cui era stata annotata la contabilità relativa alla vendita dello stupefacente.
La perquisizione è stata poi estesa a quegli ambienti della scuola che potevano essere usati dai due spacciatori, tra cui lo scantinato dove i due avevano depositato alcune masserizie. E proprio tra le masserizie sono stati rinvenuti altri 500 gr di marijuana, contenenti in una busta di plastica.
Inoltre, si è accertato che l’amministrazione comunale, dopo la morte del padre della Sozzi, ha attivato la procedura di sfratto nei confronti degli indagati.