Su iniziativa
dell’assessorato comunale alla Cultura sarà inaugurata venerdì 25
maggio, alle ore 17,30, al castello normanno, per concludersi martedì
12 giugno, la mostra fotografica “Il
racconto dell’acqua”, sui sistemi storici di fruizione delle
risorse idriche, messa a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni
culturali ed Ambientali di Catania, dai comuni di Giarre, Mascali,
Piedimonte Etneo, Riposto e Sant’Alfio, e dalle associazioni
ioniche-etnee WWF e Un’Altra Storia.
Dopo gli indirizzi di saluto del dirigente generale Dipartimento
regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Gesualdo Campo,
della soprintendente per i Beni culturali ed Ambientali di Catania,
Vera Greco, del dirigente U.O. XI Beni Etnoantropologici Soprintendenza
di Catania, Giuseppe Marino, del sindaco di Motta Sant’Anastasia Angelo
Giuffrida, degli assessori comunali alla Cultura, uscente Vito Caruso e
subentrante Salvo Drago, con il coordinamento della dott.ssa Irene
Leonardi, già dirigente della U.O.XI, sono previsti gli interventi del
dirigente U.O. I Parco archeologico della Ceramica del Calatino, Franco
Guzzo La Fico sul tema “Introduzione al sistema idrogeologico del
Simeto”, del direttore del Museo archeologico regionale “Ignazio
Biscari”, Francesco Privitera sul tema “Le acque etnee nell’antichità”,
del dirigente Parco archeologico Valle del Simeto, Sebastiano Fazzina
sul tema “La valle dei Sieli nel bacino del fiume Simeto”, del socio
WWF ionico-etneo Salvo Quattrocchi sul progetto della mostra, del
consigliere WWF Sicilia Gaetano Fichera sul tema “Natura e uomo nella
valle del Simeto”, e della referente Beni culturali di Un’Altra Storia,
Carmela Cappa sul tema “L’acqua dell’Etna tema ed iconografia per
l’arte”.
La mostra, visitabile nei giorni di apertura del castello e del museo
medievale (da lunedì a venerdì, ore 8-13; martedì e giovedì anche ore
15-18; sabato ore 9-13), è stata pensata per offrire, soprattutto alle
giovani generazioni, una opportunità di conoscenza dei vari sistemi con
cui l’uomo nel nostro territorio ha saputo raccogliere, regimentare e
canalizzare l’acqua, bene oggi sempre più strategico nell’economia
mondiale, influente sul destino di molti popoli ed importante per la
nostra stessa salute.
Vito Caruso