L’Istituto
d’Istruzione Superiore “Grazio Cossali” di Orzinuovi (Brescia), ha
voluto rendere omaggio, nel centenario della nascita, ad un grande
genio visionario del nostro tempo, Alan Mathison Turing, scienziato
borderline, matematico e crittanalista, con un interessante recital,
che si svolgerà nell’istituto bresciano e con un opuscolo informativo,
sulla vita e sulla sua attività scientifica, curato dal prof. Luigi
Vitiello, docente di informatica.
Alan Turing, nato a Londra, il 23 giugno 1912, e morto il 7 giugno
1954, a Manchester, è stato uno dei padri dell’informatica moderna ed
un pioniere dello studio della logica matematica, così come la
conosciamo oggi ed il primo ad interessarsi dell’argomento
“intelligenza artificiale”. Laureato, nel 1934, in Matematica al King’s
College di Cambridge, con il massimo dei voti, nel 1936 trascorse due
anni alla Princeton University (USA) durante il quale conobbe e lavorò
con Von Neumann e Einstein. Turing è stato il primo ad aver dimostrato
l’esistenza di categorie di problemi che non hanno soluzione
algoritmica.
È stato un tipo geniale e bizzarro, anche se non poteva vantare un
brillante curriculum scolastico: al ginnasio era stato bocciato proprio
in matematica ed il suo professore aveva motivato così la decisione:
“Perde tempo in ricerche di matematica superiore a scapito dello studio
di quella elementare”.
Su di lui si raccontano molti aneddoti: si dice che girava per
Bletchley Park in bicicletta, indossando una maschera antigas.
Ebbe anche interessi al di fuori dell'ambito accademico: divenne membro
del Walton Athletic Club e
vinse alcune gare di corsa sulle tre e dieci miglia. Raggiunse inoltre
ottimi livelli nella maratona, correndo con un record personale di 2 ore 46 minuti
e 11 secondi (il vincitore della XIV Olimpiade nel 1948 vinse con un
tempo inferiore di soli 11 minuti.
Ciò che Turing intravedeva era una macchina che riusciva a risolvere
qualsiasi problema, nel 1936 formulò il modello teorico del calcolatore
a istruzioni memorizzate, la cosiddetta, “macchina di Turing”,
da lui ideata e studiata (e mai realizzata), che altro non è che
l'odierno computer.
Turing era convinto che si potesse sviluppare un algoritmo per ogni
problema; la parte più difficile stava, però, nell’individuare come
semplificare i grossi problemi e renderli, quindi, facilmente
risolvibili. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Turing, mise le sue
capacità matematiche al servizio del Department of Communications
inglese per decifrare i codici usati nelle comunicazioni delle forze
armate tedesche. La Germania, infatti, aveva sviluppato un tipo di
computer denominato Enigma che
era capace di generare un codice che mutava costantemente. Alan Turing
ed altri scienziati lavorarono con uno strumento chiamato Colossus che decifrava in modo
veloce ed efficiente i codici tedeschi creato con Enigma. Turing era
dell'idea che si potesse creare una macchina intelligente seguendo gli
schemi del cervello umano. Scrisse, nel 1950, un articolo in cui
descriveva quello che, attualmente, è conosciuto come il “Test di Turing”. Il test consisteva
nel somministrare delle domande, tramite una tastiera,
contemporaneamente, sia ad una persona che ad una "macchina
intelligente", era convinto che se, dopo un ragionevole periodo di
tempo, la persona che poneva le domande non fosse stata capace di
distinguere le risposte della macchina da quelle dell'altra persona, la
macchina in qualche modo si poteva considerare "intelligente".
Ipersensibile e incompreso, circondato dallo scetticismo e
dall'ostilità dell'ambiente scientifico, il matematico inglese si
suicidò il 7 giugno 1954, mangiando una mela al cianuro, per motivi mai
chiariti. Due anni prima era stato coinvolto in uno scandalo per una
relazione omosessuale (all'epoca considerata un reato in Gran Bretagna)
e condannato a seguire una terapia ormonale che lo aveva reso impotente.
Oggi la comunità scientifica mondiale ha dedicato, all’illustre
scienziato inglese, il più alto riconoscimento in ambito
informatico/automatico, in considerazione del suo determinante
contributo alla nascita delle attività di calcolo mediante dispositivi
automatici. Il “premio Turing Award” viene definito il “premio Nobel
del calcolo automatico”.
“Non pensate a lui con la mente di oggi, – dice il prof. Vitiello
– immaginatelo a ridosso del secondo conflitto mondiale: non
esisteva il computer, il cellulare, internet, facebook; “esisteva”,
solamente, un uomo che ha immaginato quello che non c’era: Alan
Mathison Turing, uno tra i più grande geni del Novecento”.
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it