Premesso che
la riforma Gelmini ha penalizzato tutti i gradi e gli ordini
dell’istituzione scolastica con pesantissimi tagli a diverse materie e
nei più disparati ambiti disciplinari, una particolare riflessione va
fatta sugli insegnamenti di
Laboratorio, in quanto questi, più di ogni altro settore, hanno subito ingiustificate decurtazioni in
alcuni casi anche superiori al
70% del monte ore originario.
Tralasciamo di soffermarci sull’importanza “fondamentale”
dell’insegnamento di tali discipline che sono “indispensabili” per un
vero rilancio dell’istruzione tecnica e professionale che vede la
realtà italiana, dove viene ingiustificatamente preferita un’istruzione
di tipo liceale, in completa controtendenza con altri paesi, come per
esempio la Germania, come ricordava recentemente il ministro Profumo.
A fronte di questo rilancio ed alla normativa del Testo Unico della
scuola dove è previsto che, in caso di cambiamenti ordinamentali e
soppressione di insegnamenti, l’amministrazione debba farsi carico
della ricollocazione del personale in esubero, particolare attenzione
deve essere data al problema della ricollocazione degli insegnati
tecnico pratici attraverso:
1. Una riconsiderazione del monte ore dedicato alle attività di
Laboratorio
2. Organizzazione per squadre delle lezioni di laboratorio per le
classi con più di 20/25 alunni;
3. Il mantenimento della titolarità di scuola laddove i fabbisogni e
piani formativi lo consentano attraverso l’istituzione dell’organico
funzionale, (anche in previsione degli ulteriori tagli che verranno
effettuati ai bilanci delle scuole, molte attività infatti potrebbero
essere svolte dagli insegnanti tecnico pratici, invece che essere
retribuite con il fondo d’Istituto);
4. La possibilità di riconversione professionale, a domanda, su altre
classi di concorso affini;
5. Riconversione professionale, sempre a domanda, per alcune classi di
concorso affini dei bienni degli istituti tecnici e professionali;
6. Riconversione volontaria su sostegno . Prevedere la possibilità di
utilizzazione per gli ITP su questa attività, come già avvenuto per le
classi di concorso A/75 e A/76;
Per quanto attiene questo specifico punto si ricorda che:
-gli Insegnanti tecnico pratici sono i più abituati alla collaborazione
fattiva con altri colleghi e sicuramente predisposti all’attività di
sostegno all’interno della classe;
-per la specificità dei loro insegnamenti, sono indicati
all’integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo e quindi ad aiutare
il singolo allievo alla collaborazione fattiva;
-da anni molti insegnanti tecnico pratici in esubero sono stati
utilizzati,con successo, sulle attività di sostegno.
7. L’utilizzo interno dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore, sia
come risorsa professionale specifica che come supporto alla
progettazione, alla valorizzazione delle attività formative, fortemente
orientate a competenze tecnico applicative;
8. L’istituzione di posti di ruolo ITP nell’alternanza scuola lavoro e
nell’istruzione e formazione professionale;
9 La previsione della nuova titolarità di “Rete”, come soluzione per
rispondere alle esigenze del territorio, e di progetti integrati tra
scuole di pari grado o di ordine diverso;
10 L’estensione a tutte (non solo Tecnici industriali e professionali,
ma anche Tecnici economici) le scuole secondarie di II grado
dell’Ufficio Tecnico, da estendere anche alle reti di scuole, sia
verticali che orizzontali;
11 L’utilizzo nell’ istituzione dei comitati tecnici scientifici dove
andrebbe prevista anche una rappresentanza degli ITP per le attività
laboratoriali.
12 Istituzione della laurea come titolo d’accesso all’insegnamento
tecnico-pratico, dopo una fase transitoria che salvaguardi i diritti
dei precari.
L’insegnante tecnico pratico è un’importante risorsa della scuola per
la scuola e potrebbe veramente essere una chiave di volta per
accompagnare la riforma, sfruttandone l’enorme bagaglio di competenze e
professionalità che ha acquisito in anni di
impegno e abnegazione nel proprio lavoro.
Riteniamo che la nostra categoria debba comunque, al pari di tutte le
altre, avere stessi trattamenti e stesse opportunità per una
ricollocazione dignitosa e rispettosa del ruolo fino ad oggi coperto.
In caso venissero attuate discriminazioni di qualsiasi tipo e natura si
intenderà procedere per via legale, dal momento che, per altre classi
di concorso di docenti diplomati le soluzioni sono sempre state trovate
(vedi trattamento testi e, in passato, insegnanti
elementari e di educazione tecnica).
Gruppo “Io sto con gli ITP”
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