Si è svolto nei
gg. 12 e 13 aprile al Liceo scientifico "G. Galilei " di
Catania il Convegno su l tema: Letteratura
e Sacro : un percorso didattico come via all'emozione e alla bellezza.
Il Convegno, patrocinato dalla Provincia Regionale di Catania, è
stato autorevolmente presieduto dal professore Francesco Tosto e
dal direttore I.S.S.R. "San Luca" di Catania: Leone
Calambrogio. I vari relatori hanno inteso
ricordare, soprattutto ai giovani, che si possono gustare
le bellezze delle opere letterarie, privilegiando la lettura
diretta del testi come via all'emozione e alla
bellezza, senza bisogno di doverle necessariamente
appesantire con riferimenti sovrastrutturali
allotri che, se pure hanno a che fare con le ragioni
della storia, poco servono alle ragioni della bellezza della
poesia e allo spazio dell' orizzonte valoriale dei giovani.
Le storie biografiche degli autori, le poetiche, le
estetiche, i riferimenti sociologici, economici, politici, ecc.
ecc. non sono poi tanto indispensabili
per gustare semplicemente le bellezze di un testo poetico;
e ciò, per il semplice motivo che l'emozione non ha bisogno di
molti intermediari, basta a suscitarla per sola magia
di sillabe e di suoni la voce autentica ed essenziale dei
poeti. Tante ragioni della storia non coincidono molto
spesso con le istanze e le ragioni ideali più profonde del nostro
essere umano. In effetto, non sono i quadri storici di
riferimento, o la storia tout court, che possano
stabilire ciò che è bello e ciò che è brutto, ciò che è da condannare o
da assolvere, ciò che va accettato e ciò che va rifiutato, ciò che è
degno di essere ricordato o no, ecc. cc.; dare ragione dei
fatti, non significa dare ragione ai fatti! Da questa corrosiva
mentalità storicistica, oggi la scuola ha l'obbligo morale, oltre che
didattico-istituzionale, di liberare i giovani. Come?
I docenti debbono insegnare ai giovani allievi:
1) a saper leggere e riflettere in proprio;
2) ad avere il coraggio di esprimere giudizi di
valore;
3) a sapersi accostare con autonoma umiltà ai poeti, senza eccesive
mediazioni allotrie.
La lettura diretta consapevole e responsabile dei
testi deve servire a dare ascolto alle esigenze
esistenziali dei giovani, ad arricchire il loro mondo interiore,
la loro creatività e progettualità.
La storia può fare da ausiliaria rispetto agli
apprezzamenti valoriali e proporsi non come dominante
ma come supporto per una più piena comprensione e fruizione
critica di ciò che si legge e si studia.
Tutto questo è venuto fuori da questo bel Convegno. Ne attendiamo
la pubblicazione degli atti.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com