Una
guida al TFA a cura di Bloglavoro.com, che risponde alle domande più
frequenti: Cos’e’ il TFA? - In cosa consiste esattamente il tirocinio?
- Bisogna gia’ essere laureati per accedere al TFA? quali titoli sono
ammessi? - Come funziona l’accesso a numero chiuso? - Come si svolgerà
l’esame di ammissione al TFA? - Una volta superato il test di ingresso,
in cosa consisterà il tirocinio? - In cosa consiste l’esame finale? -
Se voglio abilitarmi in due o tre classi di concorso cosa devo fare? -
Quando si terranno le prime selezioni? - Una volta finito il TFA verro’
assunto a tempo indeterminato in una scuola? - Una volta finito il TFA
posso entrare nelle graduatorie a esaurimento? - Quanto costa
frequentare il TFA? - Si può lavorare intanto che si frequenta il TFA?
- Si possono fare supplenze intanto che si frequenta il TFA? - Quali
sono i libri su cui prepararsi? - Articoli precedenti e approfondimenti
sul TFA
1. COS’E’ IL TFA?
Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante
all’insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e
attribuisce, tramite un esame finale – sostenuto davanti a una
commissione mista composta da docenti universitari, un insegnante
“tutor” in ruolo presso gli istituti scolastici e un rappresentante
dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) o del MIUR – il titolo di
abilitazione all’insegnamento in una delle classi di abilitazione
previste dal DM 39/1998 e dal DM 22/2005, sino a quando tali decreti
non saranno sostituiti. Il TFA è attivato per ciascuna classe di
abilitazione secondo il fabbisogno.
2. IN COSA CONSISTE ESATTAMENTE IL
TIROCINIO?
Il Tirocinio Formativo Attivo consiste di tre gruppi di attività: 1)
insegnamenti di materie psico-pedagogiche e di scienze dell’educazione;
2) un tirocinio svolto a scuola sotto la guida di un insegnante tutor,
comprendente una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo; 3)
insegnamenti di didattiche disciplinari che vengono svolti in un
contesto di laboratorio mirante a stabilire una stretta relazione tra
l’approccio disciplinare e l’approccio didattico. Allo scopo, nei
laboratori, è prevista una collaborazione tra docenti universitari, che
li dirigono, e gli insegnanti tutor.
L’attività di tirocinio nella scuola si conclude con l’elaborazione di
una relazione di tirocinio di cui è relatore un docente universitario e
co- relatore l’insegnante tutor che ha seguito l’attività di tirocinio.
La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a
una semplice esposizione delle attività svolte. L’elaborato deve
evidenziare la capacità del tirocinante di integrare a un elevato
livello culturale e scientifico le competenze acquisite nell’attività
in classe con le conoscenze in materia psico-pedagogica, nell’ambito
della didattica disciplinare e, in particolar modo, nelle attività di
laboratorio.
3. BISOGNA GIA’ ESSERE LAUREATI PER
ACCEDERE AL TFA? QUALI TITOLI SONO AMMESSI?
Il d.m. n. 249/2010 che regola il sistema di formazione iniziale del
personale docente stabilisce che, in regime transitorio, possono
conseguire l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di
I e II grado, attraverso il tirocinio formativo attivo: *coloro che
alla data di entrata in vigore del regolamento sono in possesso dei
requisiti previsti dal d.m. n. 22/2005 per l’accesso alle scuole di
specializzazione per l’insegnamento secondario e i possessori di laurea
magistrale corrispondente a una delle lauree specialistiche cui fa
riferimento il d.m. n. 22/2005; * coloro che nell’anno accademico
2010-2011 risultano iscritti a uno dei percorsi finalizzati al
conseguimento di uno dei suddetti titoli; * coloro che sono in possesso
del diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di
educazione fisica.
4. COME FUNZIONA L’ACCESSO A NUMERO
CHIUSO?
L’accesso a numero chiuso è programmato dal MIUR. Il MIUR comunica
entro il mese di febbraio agli USR le esigenze di reclutamento per ogni
classe di abilitazione.
L’apertura dell’anno di tirocinio formativo è subordinata alla
previsione annuale di esigenze di personale a livello regionale.
L’Ufficio Scolastico Regionale (USR) incontra, entro il mese di marzo,
i responsabili dei singoli Atenei e Facoltà della regione presso i
quali risulta presente il corso di tirocinio per le classi di
abilitazione e, in accordo con loro, verifica la disponibilità ad
attivare il tirocinio per l’anno accademico successivo. Sulla base di
tale disponibilità l’USR comunica al MIUR il numero di posti da
attivare per ciascuna classe e da assegnare a ciascun Ateneo.
5. COME SI SVOLGERA’ L’ESAME DI
AMMISSIONE AL TFA?
La prova di accesso al TFA, obbligatoriamente formulata ed espletata
dalle Facoltà interessate, avviene, in tutta Italia, con le medesime
modalità e punteggi indicati nel seguito. La prova scritta ha luogo nel
medesimo giorno del mese di settembre e la prova orale ha inizio in un
successivo giorno del mese di settembre. Tali giorni sono stabiliti dal
MIUR. Il MIUR può disporre l’invio di ispettori per verificare che le
prove si svolgano secondo criteri omogenei.
La prova di accesso deve verificare le conoscenze disciplinari relative
alle materie oggetto di insegnamento della classe di abilitazione. Alla
prova sono assegnati 100 punti così suddivisi: 60 punti per il test
preliminare; 20 punti per la prova orale; 20 punti per titoli di
studio, eventuali pubblicazioni e certificazioni.
Il test preliminare è una prova costituita da domande a risposta chiusa
di tipologie diverse, incluse domande volte a verificare le competenze
linguistiche e la comprensione dei testi. Il test, della durata di tre
ore, deve comprendere un numero di domande pari a 60. La risposta
corretta a ogni domanda vale 1 punto, la risposta errata o non data
vale 0 punti.
Per essere ammesso alla prova orale il candidato deve rispondere
correttamente ad almeno 42 domande, ovvero conseguire una votazione
maggiore o uguale a 42/60.
La prova orale, valutata in ventesimi, è superata se il candidato
riporta una votazione maggiore o uguale a 15/20. La prova è organizzata
tenendo conto delle specificità delle varie classi di laurea. In
particolare, nel caso di classi di laurea che comportino l’insegnamento
di lingue (latino, greco, lingue moderne), è prevista una prova di
traduzione o di conversazione e, nel caso dell’insegnamento
dell’italiano, una prova di analisi dei testi.
Il superamento della prova orale è condizione imprescindibile per
l’accesso all’anno di tirocinio.
I 20 punti riservati ai titoli e/o
altre certificazioni sono così suddivisi:
a) valutazione del curriculum di studi e della media degli esami di
profitto, per un massimo di 2 punti;
b) votazione della tesi di laurea magistrale, per un massimo di 2 punti;
c) titolo di dottore di ricerca in ambito strettamente inerente ai
contenuti disciplinari della classe di abilitazione, per un massimo di
10 punti;
d) altri titoli di studio strettamente inerenti ai contenuti
disciplinari della classe di abilitazione (scuole di specializzazione,
master, ecc. di durata non inferiore a 60 CFU), per un massimo di 2
punti;
e) eventuali altri titoli (pubblicazioni, incarichi presso enti di
ricerca, ecc.), per un massimo di 4 punti.
La graduatoria degli ammessi al TFA, espressa in centesimi, è
costituita dai candidati che hanno superato le due prove (test e prova
orale) con votazioni maggiore o uguale a 42/60 per il test e maggiore o
uguale a 15/20 per la prova orale. A tali votazioni si aggiunge il
punteggio della valutazione dei titoli presentati.
6. UNA VOLTA SUPERATO IL TEST DI
INGRESSO, IN COSA CONSISTERA’ IL TIROCINIO?
1. Il corso di TFA è istituito presso una Facoltà di riferimento e può
essere interfacoltà o interateneo
2. La gestione delle attività didattiche del TFA è di spettanza del
Consiglio di tale Corso di studio, costituito dai docenti universitari
che in esso ricoprono incarichi didattici, da 2 rappresentanti degli
insegnanti tutor “coordinatori” di cui al seguente punto 4 e nominati
con le modalità ivi stabilite, da un rappresentante degli studenti
tirocinanti e da un dirigente scolastico nominato dall’USR. Il
Consiglio nomina un Presidente tra i docenti universitari, in carica
per tre anni non rinnovabili.
3. Gli insegnanti tutor sono designati annualmente dai dirigenti
scolastici tra gli insegnanti di ruolo nell’ambito degli istituti
scolastici segnalati dall’USR. Hanno il compito di accogliere e seguire
i tirocinanti nelle classi di cui sono responsabili.
4. A domanda degli interessati, tra gli insegnanti tutor sono
annualmente selezionati dal Consiglio di Corso di Tirocinio, mediante
un colloquio, gli insegnanti cui è affidato anche il compito di
collaborare al coordinamento dell’attività di tirocinio. La selezione
di tali insegnanti è sottoposta a ratifica del Consiglio della Facoltà
di riferimento. Essi rispondono della loro attività al Consiglio di
Corso di Tirocinio ed alla Facoltà. Il numero di tali insegnanti, non
inferiore a 2, è commisurato al numero dei tirocinanti nel rapporto di
1/30. Gli insegnanti tutor, così selezionati (insegnanti tutor
“coordinatori”) possono svolgere tale funzione per un massimo di tre
anni non rinnovabili. Possono avere un distacco solo parziale
dall’insegnamento. Due loro rappresentanti fanno parte del Consiglio
del Corso.
5. Il Consiglio di Corso di tirocinio organizza i laboratori didattici
disciplinari prevedendo modalità di collaborazione tra gli insegnanti
tutor, gli insegnanti tutor “coordinatori” e i docenti universitari.
Le attività del Tirocinio Formativo Attivo fanno capo alle Facoltà che
organizzano sia le attività didattiche e di laboratorio, da svolgersi
in sede universitaria, sia i tirocini che si svolgono presso gli
istituti scolastici.
Le attività corrispondono ad un numero di CFU pari a 60
7. IN COSA CONSISTE L’ESAME FINALE?
L’esame finale di abilitazione consiste nella discussione di una
relazione finale di tirocinio (le cui caratteristiche sono state
descritte in precedenza) di cui è relatore un docente universitario e
co-relatore l’insegnante tutor che ha seguito l’attività di tirocinio.
La Commissione d’esame di abilitazione è composta da 5 docenti
universitari, da un rappresentante dell’USR e dall’insegnante tutor co-
relatore della relazione di tirocinio.
La Commissione valuta la relazione finale di tirocinio in settantesimi.
La valutazione tiene conto anche della media ponderata dei voti
conseguiti durante il curriculum di tirocinio. L’esame finale della
relazione di tirocinio è superato se il candidato consegue una
votazione maggiore o uguale a 49/70. In tal caso, la Commissione
aggiunge al punteggio conseguito il punteggio risultante dalla media
ponderata dei voti conseguiti negli esami di profitto della laurea
magistrale, fino a un massimo di 30 punti.
Il punteggio complessivo, espresso in centesimi, è il voto di
abilitazione all’insegnamento.
Il titolo rilasciato è il diploma di abilitazione all’insegnamento.
8. SE VOGLIO ABILITARMI IN DUE O TRE
CLASSI DI CONCORSO COSA DEVO FARE?
Lo studente che intenda conseguire una seconda abilitazione, oltre a
possedere i requisiti d’accesso, deve superare il test d’accesso al TFA
per la classe di abilitazione prescelta. Una volta ammesso, può
richiedere il riconoscimento di CFU acquisiti nel TFA già frequentato.
9. QUANDO SI TERRANNO LE PRIME
SELEZIONI?
Il via libera del Tesoro, dopo quello di Palazzo Vidoni, farà partire
entro giugno 2012 le prove preselettive per formare 20mila nuovi
abilitati all’insegnamento a medie e superiori. Tutto questo mentre
Viale Trastevere non ha ancora sciolto il nodo del reclutamento
(concorso pubblico o chiamata diretta dei professori da parte delle
scuole). E non ha ancora fornito il numero esatto dei pensionamenti (a
settembre 2012) che – a organici bloccati dalle manovre economiche di
quest’estate – dovranno essere rimpiazzati con le nuove assunzioni.
Questo darà probabilmente origine all’ennesima lotta tra docenti
precari per raggiungere il posto fisso, visto che i nuovi abilitandi si
andranno necessariamente ad affiancare, come aspirazioni e anche
diritti, agli oltre 200mila precari “storici” inseriti nelle
graduatorie a esaurimento.
Poi tra settembre e ottobre 2012, dopo le prove di selezione,
partiranno i corsi TFA previsti per una durata di un anno accademico.
Poi all’inizio dell’estate 2013, o giù di lì, le università
conferiranno l’abilitazione a 20.067 docenti.
10. UNA VOLTA FINITO IL TFA VERRO’
ASSUNTO A TEMPO INDETERMINATO IN UNA SCUOLA?
Purtroppo no, nonostante le leggende metropolitane che girano su questo
punto. Allo stato attuale infatti i futuri abilitati tramite i tirocini
annuali potranno sperare solo in una supplenza breve (conferita
direttamente dalla scuola). E se il maxi-concorso annunciato dal
ministro Profumo dovesse svolgersi (come più volte ripetuto dallo
stesso ministro) entro il 2012 e quindi prima dell’abilitazione di
questi 20mila aspiranti professori, il rischio, per tali soggetti, è
anche quello di non poter partecipare alla selezione.
Visto che i posti sono stati calcolati sul fabbisogno (più o meno
effettivo) delle scuole, come avviene anche per gli abilitati in
scienze della formazione primaria, quei 20 mila professori pensano
probabilmente che quei posti spettino loro di diritto, quasi
automaticamente. Ma non è così, perché all’immissione in ruolo su quei
posti avranno diritto per metà gli iscritti alle graduatorie ad
esaurimento e per metà i vincitori dei nuovi (o vecchi) concorsi.
È lo stesso equivoco in cui si trovano gli abilitati in scienze della
formazione primaria che entrano nei corsi universitari a numero chiuso
per una quantità di posti corrispondente al fabbisogno delle scuole, ma
al cui accesso per l’immissione in ruolo hanno, tuttavia, diritto di
precedenza altri (GaE e idonei dei concorsi).
Tra l’altro, gli abilitati TFA che saranno pronti nel 2013, dovranno
poi attendere un anno, quando nel 2014 usciranno le disposizioni per le
supplenze. Con le iscrizioni nelle graduatorie per le supplenze
potranno entrare nella II fascia, quella degli abilitati.
Potranno essere chiamati per una supplenza annua (o fino al termine
delle attività), però soltanto dopo che saranno nominati in supplenza
gli iscritti nelle Graduatoria a Esaurimento, che continuerà ad avere
precedenza sulle altre. Oppure dovranno accontentarsi delle supplenze
brevi conferite dai singoli istituti (graduatorie d’istituto per
seconda e terza fascia, se iscritti).
11. UNA VOLTA FINITO IL TFA POSSO
ENTRARE NELLE GRADUATORIE A ESAURIMENTO?
No, non si potrà entrare nelle GaE che sono chiuse (salvo modifiche di
legge). Si entrerà solo nella graduatoria degli abilitati via TFA, vedi
punto precedente.
12. QUANTO COSTA FREQUENTARE IL TFA?
A parte i costi di eventuale trasferta vicino all’università che ospita
il corso, per quanto riguarda i costi per frequentare i Tfa (una volta
vinta la preselezione) saranno simili a quelli fatti pagare per le
Ssis, quindi tra i 1.200-1.500 euro a seconda della materia.
13. SI PUO’ LAVORARE INTANTO CHE SI
FREQUENTA IL TFA?
No, la frequenza alle lezioni è obbligatoria e articolata su mattina e
pomeriggio.
14. SI POSSONO FARE SUPPLENZE INTANTO
CHE SI FREQUENTA IL TFA?
Salvo organizzazioni particolari delle università, che in casi
rarissimi potrebbero organizzare corsi esclusivamente pomeridiani, non
è possibile.
Gilda degli Insegnanti di
Venezia