A seguito del precedente
articolo pubblicato su
questo sito alcuni Lettori hanno risposto
apprezzando il messaggio e gli auspici che il dimensionamento potrà
apportare in termini di sviluppo e di crescita della scuola. Le
aggregazioni e le fusioni degli istituti sottodimensionati per il
numero degli studenti comportano certamente delle problematiche nuove
che vanno affrontate con saggezza e spirito di innovativo
miglioramento. Una particolare sottolineatura va indirizzata alle
scuole del secondo grado dove ancora permangono codici e indirizzi
specifici. Si auspica che il decreto di dimensionamento regionale possa
favorire un elenco definitivo di scuole per le quali il Ministero possa
assegnare un solo codice anche se all’interno coesisteranno diversi
indirizzi ed inoltre, in vista della modifica delle classi di concorso
e nell’ottica dell’organico funzionale d’Istituto, i docenti assegnati
alla scuola dovrebbero essere valorizzati come risorsa dell’Istituto e
non limitati a specifiche assegnazione di sede.
Mentre per gli Istituti comprensivi la prassi già in atto in alcune
realtà scolastiche costituisce un modello da applicare, nella fusione
di istituti di secondo grado con indirizzi diversi, dislocati in centri
a volte distanti, sono pochi gli esempi da utilizzare come modello
organizzativo.
La diversificazione degli indirizzi comporta, infatti, cattedre, orari,
curriculi diversificati, richiede laboratori specifici e non sempre
presenti nelle diverse sedi e quindi occorre una non comune capacità
organizzativa e gestionale nel riuscire a far funzionare una macchina
complessa e a volte disarmonica.
Si ribadisce quanto scritto nel precedente articolo: “Il nuovo istituto che
nasce con nome nuovo e con indirizzi specifici non dovrebbe aggregare i
pezzi o i “cocci” di realtà a volte differenti se non contrastanti, ma
aprirsi ad un nuovo progetto di scuola “complessa” che, ricca di un
maggior numero di studenti e di personale, ottimizzando le risorse che
tale beneficio apporta, si riorganizza con metodologie rinnovate e con
uno spirito di scuola nuova, capace di crescere e di svilupparsi”,
attraverso uno specifico Piano dell’Offerta formativa, articolato nella
sua interezza di unitarietà e di distinzione.
In ciascuna sede occorre che sia presente un “fiduciario” ,
“referente”, “coordinatore” il quale, al di là del nome, svolga un
compito di effettivo coordinamento dell’attività organizzativa e
didattica , in stretta sintonia e cooperazione con la dirigenza, che
presiede la sede centrale.
Il preside avrà il dovere di visitare spesso i plessi e farsi carico
dei problemi che sorgono e venire incontro, direi quasi con particolare
attenzione, perché nè gli alunni, né i docenti si sentano “orfani” di
una guida sicura e forte.
L’ufficio di segreteria che nella fusione o aggregazione, si
arricchisce di qualche unità aggiuntiva, non può trascurare le sezioni
staccate che dovrebbero continuare a beneficiare dei servizi fruiti
finora.
Gli incontri dei consigli di classe, i colloqui con i genitori, si
svolgano preferibilmente nella specifica sezione staccata senza
costringere i genitori a dover andare presso la sede centrale, anche
per piccole procedure di ordinaria amministrazione.
La presenza stabile o per fasce orarie di un assistente amministrativo
nella sede distaccata, anche ai fini di un effettivo collegamento tra i
plessi, costituisce una garanzia di migliore funzionamento per tutte le
necessità emergenti.
Il compito del dirigente, anche se viene riconfermato quello della
scuola con un maggior numero di studenti, sarà certamente non facile e
non essendo più soltanto un “reggente” e con compiti di provvisorietà,
progetterà il coordinamento della nuova scuola non limitandosi a
mettere soltanto “accanto” le due realtà, bensì a costruire un nuovo
percorso “insieme”, operando una nuova accoglienza, senza diritti di
primogenitura o di privilegi, anzi la ricchezza di indirizzi e quindi
di risorse potrà contribuire a far crescere l’Istituto che si connota
per la pluralità e la varietà di proposte formative.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it