In attesa che anche il
Senato approvi l'inserimento in graduatoria di altri 23.000 abilitati,
garantendo anche a questi docenti un percorso ad esaurimento in lista
di attesa, bisogna già pensare al momento applicativo dell'inserimento
in GE che a mio avviso, affinché questa nuova disposizione non sia una
vittoria di Pirro, dovrebbe decorrere già dall'anno scolastico 2012/13.
Le New entry (senza escludere nessuno, comprendendo anche chi abilitato
oggi la legge milleproroghe inspiegabilmente esclude) andrebbero
inclusi a pettine in una costituenda seconda fascia, mentre in prima
fascia sarebbero graduati gli aspiranti che erano già in graduatoria ad
esaurimento alla data dell'aggiornamento del DM 44/2011, accorpando a
pettine le precedenti tre anacronistiche fasce. Inoltre, una volta
definitivamente blindate le graduatorie ( non si aggiornano più nè si
aggiungono nuove schiere negli anni!) bisognerebbe trasformare le
graduatorie provinciali in graduatorie ad esaurimento nazionali (
G.E.N.) con le sopraddette due fasce ad esaurirsi e con l’istituzione
per la prima volta delle graduatorie uniche di sostegno nazionali al
posto dei precedenti elenchi provinciali, divisi per aree disciplinari
al superiore e per tipologie di disabilità nelle scuola di base e nella
scuola dell’infanzia.
Bisognerebbe abolire il doppio canale ( 50% dei posti alle graduatorie
e 50% alle graduatorie) e dichiarare decadute le GG. MM. del 1990 e del
1999, attribuendo tutti i posti alle graduatorie. Bisognerebbe
realizzare un piano quinquennale di immissioni in ruolo, pensando anche
a immissioni in ruolo, da formalizzare poi successivamente, sui posti
di organico di fatto, sarebbe necessario realizzare altresì un
regolamento per le immissioni in ruolo per disciplinare il rapido
scorrimento delle stesse e che preveda altresì, con apposito DM, un
criterio di libere opzioni territoriali e annuali da parte degli
aspiranti in GEN ( scelta di una più province, tutte le province).
Esaurite le GEN a livello nazionale, in un secondo tempo e per singole
classi di concorso e tipologie di posto, man mano che le graduatorie si
esauriscono, indire i concorsi a cattedre per esami e titoli, triennali
e nazionali, con l'abilitazione come requisito di accesso, che
resterebbero finalmente l’unico canale di reclutamento, dando un addio
definitivo al sistema della graduatoria come sistema di reclutamento a
tempo indeterminato, sistema che si presta alle incursioni interessate
della politica e dei sindacati, materia per clientele e affari (
università, scuole paritarie, avvocati) tutti pronti a cambiare le
carte in tavola, restando le graduatorie solo per le supplenze, ma di
rango regionale per le supplenze annuali e di rango sub provinciale (
distrettuale - comunale) per le supplenze temporanee. Poche idee chiare
e distinte in un universo per definizione oscuro e indistinto.
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