Il 26 gennaio il
Ministero dell'Istruzione ci ha informati sugli esiti del confronto che
c'è stato il 24 gennaio tra il Ministro Profumo e gli assessori
regionali all'istruzione sul dimensionamento della rete scolastica.
Si tratta di esiti molto deludenti, dal momento che rispetto alla
richiesta unanime fatta dagli assessori di diluire il piano in tre anni
(vedi documento delle regioni nei contenuti correlati). Il Ministro ha
ribadito la necessità di dare puntuale attuazione del piano di
dimensionamento al fine di realizzare i risparmi di bilancio previsti
dalla manovra finanziaria di luglio 2011.
Secondo l'informativa del MIUR finora
le amministrazioni regionali hanno deliberato la chiusura di 600 scuole
a fronte delle 1.300 preventivate. Ancora una volta prevale la
logica dei numeri e non della qualità del servizio.
Abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questa scellerata operazione
che sarà un massacro per la scuola pubblica e comporterà tagli di
personale, disorganizzazione e lo stravolgimento del ruolo
professionale di dirigenti scolastici e DSGA.
Saremo messi a conoscenza del numero effettivo delle istituzioni
scolastiche che conserveranno l'autonomia nell'incontro che si terrà
dopo il 31 gennaio, termine entro cui le regioni debbono approvare i
piani di dimensionamento. (da Flc-Cgil)
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