“Quanto si è verificato
alla Camera con la votazione del decreto Milleproroghe rende evidente,
come abbiamo più volte sottolineato, che la “questione pensioni” non
può essere considerata conclusa”. Lo afferma Vera Lamonica, segretaria
confederale della Cgil con delega alle politiche del welfare.
“Abbiamo, infatti, considerato positivo che in Parlamento si sia
riaperta la discussione – spiega Lamonica - peraltro su 2 punti tra i
più delicati e socialmente insostenibili. Così come naturalmente
giudichiamo apprezzabile ogni avanzamento che si realizza. Il testo,
però, che la Camera sta per votare non risolve il problema innanzitutto
dei lavoratori in esodo volontario o collettivo visto che potranno
usufruire delle deroghe alle nuove norme sul pensionamento solo coloro
che entro il 31 dicembre 2011 hanno risolto il rapporto di lavoro. Così
come si continua ad escludere dalle deroghe alle penalizzazioni quei
lavoratori e quelle lavoratrici che si trovano in cassa integrazione
straordinaria, coloro che hanno versato contributi volontari o che
hanno riscattato gli anni di laurea”.
“Inoltre – prosegue la dirigente della Cgil -
non trova alcuna risposta la questione dei lavoratori e lavoratrici
della scuola. Il rischio è che si producano sempre nuove iniquità, e si
moltiplichino le condizioni di immotivate differenziazioni tra
lavoratori sostanzialmente nelle stesse condizioni”. “Auspichiamo
quindi – è la conclusione di Lamonica - che si possa ancora correggere
questo testo, e che si ricerchi da parte delle forze politiche e del
governo, la necessaria intesa per costruire soluzioni efficaci e non
discriminatorie”. (AGENPARL)
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