Si rincorrono
in questi giorni voci o anticipazioni di stampa sul contenuto relativo
alla scuola del decreto Cresci-Italia che sarà discusso in Consiglio
dei Ministri tra un paio di giorni.
Per la FLC è necessario agire con urgenza su organici e risorse,
evitando di inserire, in un decreto legge, temi che invece necessitano
di spazi più ampi di discussione. Le nostre proposte contenute nel
dossier Ricostruire la scuola sono già note da tempo e sono state
presentate sia al Ministro Profumo che alle forze politiche.
In primis per quanto riguarda gli organici del personale docente e ATA,
ridotti paurosamente dal tagli epocale messo in campo dal Governo
Berlusconi, occorre:
fermare la mannaia dei tagli agli organici, insostenibili per le
scuole, che, anche per il prossimo anno, a causa delle disposizioni
relative al congelamento degli organici previste nella legge
finanziaria del luglio 2011 e ovviamente delle disposizioni dell'art.
64 L.133/2008, potrebbero determinare ulteriori interventi, ad esempio
nella scuola primaria
superare la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, in
una prima fase stabilizzando tutti i posti vacanti in organico di fatto
(sostegno e spezzoni)
rendere stabili gli organici, definendoli su base triennale
definire l'organico funzionale, che significa attribuire alle scuole
risorse aggiuntive per far fronte a tutte le loro esigenze
individuare, in aggiunta, una dotazione definita secondo la tipologia
della scuola/ordinamenti e alcuni indicatori di complessità,
finalizzata a migliorare l'efficacia dell'azione didattica in relazione
al POF
garantire l'organico per il sostegno agli alunni con disabilità
estendere la figura dell'assistente tecnico in tutti gli ordini di
scuola.
Inoltre, sulle risorse finanziarie occorre:
fissare per legge una dotazione ordinaria
ripristinare e utilizzare i fondi della legge 440/97 (autonomia
scolastica) per attribuire una quota integrativa legata al Pof di
istituto.
rivedere la legge eliminando il preliminare passaggio nelle commissioni
parlamentari in modo da attribuire direttamente alle scuole statali le
relative poste
ripristinare i fondi per gli investimenti in conto capitale.
Queste operazioni necessitano di risorse aggiuntive insieme ad un
miglior utilizzo di quelle già esistenti.
Sarebbero intollerabili interventi ulteriori sul personale o sulle
risorse contrattuali già depauperate dal blocco dei contratti e
dall'aumento del costo della vita.
L'autonomia scolastica per poter funzionare ha bisogno di poche cose:
risorse finanziarie e organici certi e non tagliabili al 1 settembre di
ogni anno, bilanci liberi da spese non programmabili, regole chiare
senza il profluvio di norme e circolari dettagliate che invadono le
prerogative degli organi di governo della scuola.
Per crescere l'Italia ha bisogno di un sistema di istruzione forte e di
investimenti nei settori della conoscenza: questa è la strada per
costruire le idee che diventeranno il nostro futuro.
(da Flc-Cgil)
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