Disco verde della giunta
della regione Liguria alla proposta di piano di dimensionamento della
rete scolastica regionale. Com’è noto, la manovra approvata dal
predente governo lo scorso luglio decreta la chiusura delle Direzioni
didattiche e delle Scuole Medie e la loro trasformazione in Istituti
Comprensivi.
La proposta della giunta Burlando va ora al Consiglio Regionale per
essere approvata. La “verticalizzazione” riguarda le scuole autonome
del primo ciclo in Istituti Comprensivi con almeno mille studenti . La
Liguria, insieme con altre regione, ha comunque impugnato la legge
davanti alla Corte Costituzionale.
L’assessore all’Istruzione Pippo Rossetti ricorda come via siano
sicuramente situazioni non del tutto condivise da parte di familiari e
docenti rispetto alle scelte sul dimensionamento scolastico. “Ma in
tutto il territorio ligure- afferma- si è sviluppato un processo
concertativo di Comuni e Provincie con i vari soggetti che ha
salvaguardato l’aspetto educativo della rete scolastica. La Regione
Liguria ha approvato i quattro piani provinciali sul dimensionamento
perché rientrano nei parametri previsti dalle disposizioni regionali”.
Frattanto, Rossetti ha scritto al ministro Francesco Profumo chiedendo
di sospendere quanto previsto dalla legge nazionale 183/2011 che
ha ulteriormente inasprito le condizioni per l’esercizio dell’autonomia
da parte della scuole , alzando a 400/600 il limite minimo per
conservare la titolarità per il dirigente scolastico ed il direttore
dei servizi generali e amministrativi nelle scuole superiori.
In Liguria sono 12 le situazioni che si collocano sotto la soglia e
riguardano scuole secondarie di secondo grado e quattro le Istituzioni
del primo ciclo che presentano poco meno di seicento alunni. La
sospensione viene due motivi: primo perché risulta “devastante”-
afferma l’assessore- “mettere mano da novembre a gennaio all’assetto
delle autonomie scolastiche intervenendo sul numero dei dirigenti solo
per una logica rispondente ad una necessità di risparmio, secondo
perché il dimensionamento delle scuole dell’obbligo ha già visto in
Liguria la riduzione di quindici posti da dirigente che erano nella
dotazione al Miur. Si chiede quindi ,secondo un criterio di
compensazione rispetto ai quindici posti persi, di non procedere al
taglio degli istituti superiori avendo già la Liguria fortemente e
virtuosamente contribuito al contenimento della spesa pubblica. senza
perdere di vista la sostenibilità sociale ed educativa delle operazioni
di revisione della rete scolastica territoriale”.
(da Genova24.it)
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