Sul reclutamento
dei docenti occorre muoversi con equilibrio e con decisione: si deve
tener conto delle attese e dei diritti di chi oggi è nelle graduatorie
ad esaurimento, ma nello stesso tempo vanno date opportunità di accesso
all’insegnamento anche alle leve più giovani.
Non è impresa facile, perché lo squilibrio tra domanda e offerta di
lavoro nella scuola è drammatico e rischia di diventarlo ancor di più a
causa delle nuove regole previdenziali, che oltre tutto ostacoleranno
anche l’auspicato ringiovanimento del corpo docente.
Più che estemporanee sortite sulla stampa, servono progetti chiari su
cui aprire al più presto un serio confronto. Il tavolo su reclutamento
e precariato, che il MIUR si è impegnato pochi giorni fa ad avviare, è
per noi la sede giusta per ragionare in termini un po’ meno vaghi sui
concorsi, sulle modalità e sui tempi del loro svolgimento.
Altrettanto indispensabile è proseguire nell’attuazione del piano
triennale di assunzioni, assumendone fino in fondo la logica, che è
quella della stabilizzazione del lavoro nella scuola; solo così infatti
si possono creare reali e concrete opportunità di accesso
all’insegnamento. (da CislScuola)
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