Un maxi-concorso
nella scuola pubblica per circa 300 mila candidati. E' quello a
cui pensa il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ma, secondo Mimmo Pantaleo, segretario
generale della Flc Cgil, e' un annuncio ''che non tiene conto di molte
questioni, prima fra tutte: non ci sono posti''.
''Tornare a fare concorsi - spiega Pantaleo all'ASCA - e' giusto, ma non ci sono posti per effetto
dei tagli gia' fatti e per gli altri che si preannunciano nei prossimi
mesi: ulteriori 10 mila posti in meno entro il prossimo anno previsti
dal decreto 133''.
Infatti, ''i tagli previsti non sono stati realizzati integralmente,
c'e' una norma, che va immediatamente cambiata, che prescrive che
qualora non si realizzino nel triennio tutti i tagli, si proceda
automaticamente con nuovi tagli''. A
questo bisogna aggiungere ''i provvedimenti del Governo contenuti nella
manovra in merito al pensionamento''.
Quindi, secondo Pantaleo, ''bisogna capire esattamente di quanti posti
discutiamo e poi, prima di procedere in quella direzione, e' necessario rivedere profondamente le
norme sul reclutamento e sulla definizione degli organici. Se non si
fanno queste operazioni si rischia di aprire delle aspettative che
andranno deluse''.
Resta infine aperto il ''limbo'' dei
non abilitati della Fascia 2: ''Noi - ha concluso - abbiamo sempre
indicato che venissero recuperati all'interno delle graduatorie. Il
precedente Governo non ne ha voluto discutere ed e' un problema che
andrebbe affrontato. Purtroppo pero' bisogna fare i conti con la
scarsita' dei posti''.
In ogni caso, secondo Pantaleo, ''prima di fare annunci di questo tipo
bisognerebbe riflettere sui dati, sarebbe giusto aprire i concorsi,
allo stesso tempo bisogna dare risposte anche ai 240 mila precari. Bisogna capire se l'esecutivo vuole mettere
in discussione le scelte del governo precedente perche' a situazione
immutata non c'e' posto per nessuno''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org