Con la
presente vogliamo portare a conoscenza dei lettori di Aetnanet di
quanto si è verificato, e sta continuando a realizzarsi in questi
giorni, in Italia. Siamo tutti docenti, candidati ammessi al concorso,
per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti
scolastici per la scuola primaria, secondaria (di primo e secondo
grado) e per gli istituti educativi, indetto dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con decreto
dirigenziale della Direzione Generale per il Personale scolastico –
Ufficio II del 13 luglio 2011 (pubblicato sulla G.U. – 4a Serie
Speciale – “Concorsi” n. 56 del 15 luglio 2011.
Le procedure concorsuali, secondo il bando al quale abbiamo
partecipato, indicavano che per accedere al concorso selettivo, sarebbe
stato necessario superare un test preselettivo nel quale i candidati
avrebbero dovuto rispondere a 100 domande nel tempo record di 100
minuti! La prova era da considerarsi superata con il tetto minimo
di 80 risposte “esatte”.
Il giorno 1 settembre 2011 il MIUR infatti aveva pubblicato una prima
batteria di 6000 tests; tuttavia dopo un breve esame, ci siamo accorti
che una buona parte di questi risultavano errati e perfino con errori
marchiani (alcune domande/risposte facevano sorridere anche i “non
addetti ai lavori”). E infatti, dopo numerose richieste sopraggiunte da
più parti, il MIUR ha ritenuto di dovere eliminare circa 1000
quesiti (totalmente sbagliati) anche se molti altri sono stati
conservati “ errati ed integri” e suscettibili di comparire nel test di
preselezione. Così è stato.
Il 12 ottobre, siamo stati comunque tutti presenti alla GRANDE PROVA
che avrebbe dovuto selezionare i candidati idonei per la futura
dirigenza scolastica. Già da qualche giorno circolava la notizia che
avremmo dovuto ricercare il testo di ogni domanda su un librone
che le conteneva tutte. Una vera e propria corsa contro il tempo. Ai
futuri dirigenti scolastici si richiedeva pertanto di completare una
prova consistente in 100 risposte (esatte) a 100 domande indicate
numericamente su una scheda ma il cui testo integrale era invece da
ricercare singolarmente su un librone di ben 511 pagine.
Successivamente, individuata la risposta corretta (tra 4 possibili), i
candidati poi avrebbero dovuto correttamente annerire un pallino
su un foglio che costituiva la prova d’esame. Tutto facile? Proprio no,
soprattutto se si considerano 100 minuti da suddividere per 100 questi,
con ricerca e lettura del testo..
Su 32000 concorrenti soltanto 9000 hanno superato la prova.
Quel giorno è stato un vero inferno per molti di noi; puntuali alle ore
8,00 abbiamo atteso per ore la somministrazione della prova, con tempi
di attesa variabili e comunque estenuanti. Nell’attesa molti tra i
concorrenti usavano il cellulare mentre ad altri era stato invece
ritirato e tassativamente vietato l’uso del telefono.
Comunque la prova, sebbene tardi, è cominciata. Ed è iniziato il panico
con il librone, per sfogliarlo, per individuare la domanda, pensare
alla risposta, annerire il pallino. Qualcuno è riuscito a completare il
test, altri purtroppo no.
Inoltre al momento della correzione del test (cui ha provveduto la
FORMEZ, implicata nella gestione concorsuale) ma anche subito
dopo la lettura delle domande, ci siamo accorti che molte tra quelle
proposte presupponevano risposte sbagliate (e/o comunque dubbie).
Sembra che nel novero dei quiz opinabili se ne contino circa 38.
Insomma NOI NON SIAMO STATI RICONOSCIUTI IDONEI AL CONCORSO.
Qualcuno tra noi svolge funzione di vicario da molti anni,
qualcun altro ha conseguito dei master per la dirigenza
scolastica, e tutti, proprio tutti, hanno studiato sul serio,
rinunciando a ferie estive, dimenticando figli e famiglie, avendo a
memoria solo temi oggetto della prova.
Il nostro irrimediabile errore è stato quello di non avere voluto
imparare scioccamente le risposte propinate dal MIUR, abbiamo piuttosto
approfondito analisi di normative, di atti negoziali, di pedagogia e di
leadership scolastiche, secondo le materia richieste, e pertanto
oggi non risultiamo idonei a partecipare ad alcuna procedura
concorsuale.
Durante le prove scritte si sono verificate :
- disparità di trattamento nelle varie sedi, ghestapo e lassismo
totale
- abbiamo consegnato un foglio anonimo in una busta aperta ( c'è chi si
è visto assegnare un compito A mentre aveva fatto quello B)
- c’è stata difficoltà nello sfogliare il librone ,addirittura qualcuno
ne ha ricevuto uno che aveva i fogli chiusi e li ha dovuti prima
tagliare ( sempre nei 100 minuti)
- sono state collocate intere famiglie nella stessa aula ( guarda
caso tutti ammessi)
- l'inizio della correzione si è svolta ben cinque giorni dopo aver
sostenuto la prova
- vi è stato un ritardo anomalo nell'abbinare i nomi ai codici a barre
durante la correzione della Campania
Abbiamo fatto ricorso al Tar del Lazio, unico competente, ed è stato
bocciato; abbiamo ricorso in appello al Consiglio di Stato che con
decreto monocratico non ci ha ammessi; ma c'è ancora di più alcuni Tar
regionali hanno ammesso con riserva i ricorrenti. Beh come dire: due
pesi e due misure nella repubblica delle banane quale è la nostra.
Nelle ultime ore abbiamo scoperto che per qualcuno sono state
considerate errate alcune risposte e, quindi, ammesso agli scritti con
75/100.(decisione del CodS che qualche giorno prima aveva rifiutato di
prendere in considerazione i ricorsi di altri concorrenti).
E quelli che hanno totalizzato tra 75 e 79 ?
Per non parlare di coloro che sono stati ammessi a partecipare
all’intera procedura procedurale senza i titoli previsti dal bando : 5
anni di ruolo e la laurea quadriennale e quinquennale.
Noi, ricorrenti al TAR del LAZIO invece non siamo idonei; la
motivazione addotta: “Non avendo superato la prova preselettiva”. Ma si
può? NOI non abbiamo voluto rispondere falsamente a domande che
prevedevano risposte errate, non siamo stati abbastanza veloci, non
sappiamo sostenere abbastanza l’attesa.
NOI chiediamo giustizia attraverso VOI che possiate fare clamore
e chiarezza su questa brutta storia, su FORMEZ e per pervenire
all’annullamento di tutta la procedura concorsuale che francamente
non risulta idonea a valutare le reali competenze dei futuri
dirigenti scolastici.
Ma NOI non abbiamo neanche avuto la possibilità di ricorrere in
appello visti i tempi ristretti! Questa è giustizia?
No, no e ancora no!
I nostri avvocati sono al lavoro per questo ma anche noi vogliamo
partecipare attivamente e lo facciamo chiedendo a VOI di sostenerci
affinché in Italia non si facciano più concorsi di questo tipo, che nei
fatti invalidano la credibilità professionale e generano invece una
classe dirigente acritica, che applica le conoscenze
mnemonicamente, tuttavia abile destreggiarsi nei meccanismi
dei quiz.!
Noi ricorrenti vogliamo che il Ministro sospenda la procedura
concorsuale per dare anche a noi la possibilità di adire a tutti i
gradi di giudizio.
Noi, la mattina del 20 dicembre, saremo a Roma,davanti al
Consiglio di Stato, e resteremo ad attendere una sentenza che date le
sentenze pregresse, ancora una volta non ci renderà giustizia. E’
questo non possiamo permetterlo, come cittadini e come educatori
,rispettosi delle regole e delle istituzioni, di cui si fanno garanti.
Affinché , con lo stile di denuncia che contraddistingue la
Vs. redazione, tutti possano sapere che esistiamo e che
vorremmo essere i futuri dirigenti che: "Non dirigiamo con i pallini"
ma con competenza e trasparenza: Vi aspettiamo il 20
dicembre p.v. alle ore 8.00 presso la sede del Consiglio di Stato –
Roma.
Con Stima
Comitato “Noi non
dirigiamo con i pallini”
Comitatoconcorso@groups.live.com